Nikola Milenkovic è corteggiato dal Napoli e dal Milan. Piace perché è giovane, perché ha un fisico da paura, perché sta crescendo danno in anno e perché ha il contratto in scadenza nel 2022. Il gioiello serbo ha dato la parola a Rocco Commisso che parlerà del suo futuro con la Fiorentina un minuto dopo la fine del campionato e, fino a quel momento, non ascolterà nessuna proposta. Anche perché la sua volontà (diciamo al 60%) è quella di restare. Ma anche lui, come Chiesa, è giunto al bivio: o si lega al progetto Rocco per i prossimi 3-4 anni o accetta nuove sfide. Cosa prova sapendo che grandi club, come Napoli e Milan, la vogliono? «Ovviamente fa piacere, ma ho imparato che nel calcio conta la continuità di rendimento. Per questo sto cercando di maturare il più velocemente possibile. Cerco di mantenere i piedi per terra e pensare solo al lavoro. Sono della Fiorentina, il mio dovere e lavorare per crescere e per aiutarla». Il contratto le scade a giugno 2022, quando parlerà del suo futuro con la Fiorentina? «La pandemia ha rallentato tutto, ci sono altre priorità. Spero si torni a giocare presto, per il futuro c’è tempo». Come Chiesa, in scadenza fra due anni: chi tra lei e Federico ha più chance di restare? «Vi ho detto le mie cose, come intendo fare. Ma non so le scelte di Federico». Se riparte il campionato dovete prima di tutto pensare a conquistare la salvezza. «La Fiorentina dovrà stare attenta alla classifica esattamente come tutte le altre squadre. Non si gioca solo per divertire ma anche per fare risultati. L’obiettivo è migliorare la nostra attuale posizione». Come valuta il torneo viola ? «È stato complicato ma negli ultimi mesi avevamo iniziato a fare punti. Siamo un gruppo molto giovane, è vero, ma avremmo potuto e dovuto fare meglio, speriamo di riuscire a chiudere in crescendo». Cosa ha portato Iachini? «Grinta e voglia di lottare». Ha l’etichetta del nuovo Vidic: il paragone è giusto? «Sono serbo, non può che farmi piacere, ma la strada da fare è tantissima. Vidic è sempre stato un riferimento importante, un marcatore incredibile con tanta tecnica. Ha fatto la storia del calcio europeo». I suoi modelli nel ruolo? «Oltre Vidic ammiro Chiellini. Un esempio sia in campo che fuori. Un vero leader». Quanto manca alla Fiorentina per diventare da Europa? «Bella domanda. Siamo giovani: il tempo e l’impegno sono dalla nostra parte». Il suo amico Vlahovic può diventare subito un bomber da 20 gol in serie A? «Dusan ha una grande mentalità, deve continuare così e sono sicuro che otterrà grandissime soddisfazioni, non dimentichiamo che è un 2000, è un talento, ma può e deve migliorare ancora e lui lo sa». Cosa la colpisce da difensore di Chiesa? «Molto forte, giovane e già nel giro della Nazionale. La sua capacità di strappare in velocità è incredibile. Difficile da marcare: ha velocità, fisico, tecnica». Lo riporta la Gazzetta dello Sport.
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