Calciomercato, il punto sulle mosse della Fiorentina: Milenkovic, Kean, Nico, Jack...
L'analisi a poco meno di una settimana dalla fine della sessione estiva
Manca sempre meno al gong del 30 agosto che sancirà la conclusione del calciomercato estivo 2024. Stefano Cappellini, in Repubblica - Firenze, traccia un resoconto di quelli che sono stati i due mesi di trattative mandate avanti dalla Fiorentina tra acquisti e cessioni:
Calciomercato Fiorentina, il bilancio delle trattative della Viola
Un anno fa, alla domanda “chi sono i giocatori più decisivi nella rosa della Fiorentina?”, avrei risposto facendo tre nomi: Nico, Bonaventura e Milenkovic. Credo sarebbe stata la risposta della maggioranza dei tifosi viola. Due non ci sono più e il terzo sta per raggiungerli. Se poi ci metti il resto, una difesa con gli uomini contati e un centrocampo fantasma, esce il risultato noto: una squadra che becca tre gol da volenterosi ungheresi e che, del resto, in amichevole ne aveva buscati parecchi anche da squadre di seconda e terza divisione inglese. Si può rimediare? Forse, non c’è da essere ottimisti. A una settimana dalla fine del mercato è difficile immaginare grandi arrivi, e comunque passano tutti dai soldi incassati per la cessione di Nico, che resta un indebolimento. La coperta è corta e Commisso i soldi per la sartoria non li mette, questo ormai è chiaro. L’unico miglioramento sembra il centravanti: se Kean è questo, è certo meglio di Nzola. Il resto è notte fonda. Compreso un certo grado improvvisazione: alla fine forse resta Amrabat, giocatore che Pradè aveva dato per perso, e quasi sicuramente se ne va Gonzalez, dichiarato incedibile al 99 per cento.
Palladino ha colpe nelle decisioni societarie?
A Palladino va garantito un periodo di tregua: per giudicare il suo lavoro bisogna aspettare, ma lui deve metterci subito qualcosa, perché la Viola vista fin qui rischia di prendere imbarcate da tutti. La cessione di Milenkovic resta, secondo me, l’operazione più scellerata.