ESCLUSIVA F1, Nicola Pozzi: "Iachini non è solo aggiustatore. Farà sparire la classifica dagli spogliatoi come ha fatto alla Samp. Tra Cutrone e Piatek terrei Vlahovic"
E' stato uno degli attaccanti sotto la guida Iachini alla Sampdoria, Nicola Pozzi, ex attaccante tra le altre di Empoli, Napoli, Milan e Parma ma non solo. Per tuffarci meglio nel mondo di Mister Iachini abbiamo intervistato in esclusiva l'attaccante che debuttò proprio grazie a Beppe e poi trascinò la Samp di Iachini in Serie A. Ecco l'intervista esclusiva di FiorentinaUno:
Nicola, che persona e che allenatore è Iachini?
"Io sono molto legato a lui, mi fece debuttare a Cesena e l'ho ritrovato alla Samp. Per il momento complicato che sta vivendo la Fiorentina il mister è la persona adatta. Dà praticità e saprà incidere in una squadra che è stata costruita con velocità la scorsa estate, Iachini saprà dare tranquillità anche se chiaramente non si possono fare miracoli. Umanamente non ha bisogno di presentazioni, è una grande persona e lo si legge un po' ovunque in questi giorni".
Arrivare alla Fiorentina è davvero il sogno che aveva il mister?
"Credo proprio di si, è sempre rimasto legato a Firenze e questa è la sua grande opportunità. Ha sempre avuto l'etichetta di aggiustatore e le sue difficoltà in A sono sempre state un po' ingrandite, eppure ha saputo far bene come nell'esperienza al Sassuolo o al Palermo. Beppe non ha mai avuto grandi sponsorizzazioni a livello di gioco, lui è uno che parte dalle cose semplici e da lì sviluppa dei concetti. E' un po' il pensiero che esprime spesso Allegri, il calcio deve partire dalle basi ed essere poi sviluppato. A mister Iachini auguro con tutto il cuore di prendersi questa rivincita personale, se la merita davvero".
C'è qualche aneddoto e ricordo particolare che porti dietro di Giuseppe?
"Quando lo ritrovai a Genova era totalmente cambiato dalla prima esperienza in cui lo incontrai. Ad inizio carriera era un guerriero, alla Samp era ancora un grande motivatore ma ancora più preparato. Sa subentrare, quando arrivò a Genova fece sparire tutte le classifiche e disse che bisognava lavorare sodo, pensare partita dopo partita. Dovevamo fare una cavalcata, disse che la classifica dovevamo guardarla dopo tre mesi. Andò così, dopo mesi eravamo dentro i Play-off e poi siamo tornati in A. Con la Fiorentina sicuramente farà ancora così, affronterà una gara alla volta e non farà guardare nessuna classifica negli spogliatoi, almeno fino a quando la squadra non sarà nelle posizioni che gli competono".
Si parla dell'arrivo di un nuovo attaccante in casa Viola, gira il nome di Cutrone e nelle ultime ore addirittura quello di Piatek. Tu che di gol te ne intendi su chi punteresti?
"Io punterei su Vlahovic, mi piace il ragazzo perché ha qualità importanti. Se arriva un attaccante dalle grandi qualità che possa coesistere con Dusan va bene, altrimenti la Fiorentina fa bene a puntare su di lui. Se Commisso ha le capacità economiche di portare a Firenze un attaccante di un certo livello va bene, se invece dovessi scegliere tra Cutrone e Piatek opterei per Vlahovic".
Per quanto riguarda la lotta scudetto invece possiamo assistere a qualcosa di nuovo oppure sarà ancora Juve?
"Quest'anno qualcosa può cambiare, anche se credo che molto dipenda dalla Juve. Come organico i bianconeri sono ancora più forti, ma se perderanno altri punti come hanno già fatto si ritroveranno l'Inter attaccata. Se poi a Milano arrivano Vidal ed altri due acquisti…".
Articolo di Vincenzo Pennisi
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