LA NAZIONE, Di Livio: "Juve - Fiorentina solita partita. Chiesa? Ascolti solo suo padre"
Angelo Di Livio, Ex giocatore di Fiorentina e Juventus, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Nazione in occasione della sfida.
Sulla gara: «Fiorentina-Juventus sarà la... solita partita. Solita, per la grande imprevedibilità dovuta soprattutto a fattori che vanno oltre uno schema tattico o la tenuta agonistica, L’aiuto della gente, del ’Franchi’, dei tifosi, spesso è stato decisivo quando una giocata o un gran gol e anche questa volta potrebbe essere l’ago della bilancia».
Sulla Fiorentina: «La Fiorentina mi piace. Ha tanti giovani, tanto cuore. La Juve da parte sua è una squadra molto forte. E poi...Quello zero in classifica dei viola può dare brutte sensazioni ai giocatori e la prospettiva di non cambiarlo anche sabato viste le qualità dell’avversario, può diventare un delicatissimo problema di ordine psicologico. Di ansia».
Su Ribery:«Alt. Qualcuno dice che Ribery ha nelle gambe solo mezz’ora o poco più, vero?Certo che lo metterei subito in campo. Uno come lui, davanti a una partita del genere non ha 30 minuti nelle gambe, ma 95. Deve giocare, altro che dubbi».
Su Chiesa: «Mamma mia. Federico è il più forte talento che abbiamo in Italia. Il più forte in assoluto. Devo aggiungere altro? A Chiesa io dico questo: che ascolti solo suo padre. Enrico è in gamba. Enrico conosce il mondo del calcio come pochi e nessuno può dargli consigli come può fare lui. Solo Enrico può sapere quali sono i consigli giusti per Federico».
Sul migliore dei volti nuovi viola: «Pulgar. Ho sempre ammirato il cileno. Apprezzo le sue qualità e credo che Firenze possa essere la piazza giusta per la sua concrazione».
Sul protagonista in casa bianconera: «Potrei dire Ronaldo, ma mi sembra una previsione scontata. La Juve è forte non per le qualità dei singoli ma per un concentrato di situazioni. La mentalità del gruppo è l’arma dei bianconeri, abituati a combattere, reagire, ribaltare anche le situazioni più ostiche».
Sullo scudetto: «Il campionato non ha ancora espresso valori così netti e anche la Juve è una squadra da interpretare. La Juve, come la stessa Inter o magari la Lazio, altre due squadre che comunque vedo in buona prospettiva».
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