Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, La Fiorentina degli anni Novanta era una squadra pazza, perfetta emanazione del suo presidente Vittorio Cecchi Gori, capace di passare rapidamente dalla retrocessione in Serie B alla vittoria di una Coppa Italia, e in questo ondulato panorama, a Firenze, c'è stata anche la possibilità di veder transitare grandi campioni, diventati tali all'estero con maglie che hanno fatto la storia. Tra loro, seppur la sua esperienza poi non si sia rivelata positiva, c'è sicuramente Andrei Kanchelskis. Cecchi Gori se ne innamorò e, nella finestra invernale del '97, decide di portare questa perla russa a Firenze. Un biltz lampo, e l'affare si chiude. I dirigenti della Fiorentina presentano 15 miliardi di vecchie lire sul piatto dei Toffees, più un contratto triennale al calciatore, cui sarebbe stata corrisposta la medesima cifra. A fine mese arrivò l'annuncio. Le prime avvisaglie arrivano al termine della prima stagione, chiusa anzitempo a causa di un ruvido intervento subito da Candela durante una partita con la Roma. La nuova stagione però, vista anche la grande considerazione riposta in lui dal nuovo allenatore Malesani, sembra poter cominciare su buoni diversi, ma qualcuno non è d'accordo. Costui risponde al profilo di Taribo West, difensore dell'Inter autore di un censurabile intervento ai suoi danni, che lo costringerà a più di un mese di stop per rimettersi dai guai alla caviglia. Kanchelskis non sarà più lo stesso, e, appena rientrato, si farà male nuovamente alla rotula e al ginocchio sinistro. Segnali nefasti, di una discesa che era cominciata. Al termine della stagione lascerà Firenze e andrà a giocare in Scozia, a Glasgow, nei Rangers. Il suo ricordo a tinte viola rimarrà sbiadito, come un'occasione persa. Ma l'affare, al tempo, era di quelli che riempivano le prime pagine sportive.
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