FIO-JUV 4-2, Trevisani: "Quel giorno vidi scene di ordinaria follia. Ai tifosi consiglio una cosa..."
E' intervenuto Riccardo Trevisani ai microfoni di Radio Bruno Toscana. Il noto telecronista ha ricordato di quando commentò all'epoca per Sky Sport la famosa Fiorentina-Juventus 4-2 nel giorno dell'anniversario del match vinto in rimonta dai viola nel 2013, ma non solo: “Ricordi di FIO-JUV 4-2? Al gol di Joaquin vidi un signore lanciare in aria la giacca e non era mai più scesa. Vidi scene di ordinaria follia quel giorno. Vlahovic? Sono convinto che la stagione possa essere ancora molto buona, ma dipende da come andrà a finire questa storia. Mi piacerebbe che il giocatore prima di trasferirsi giochi come sa fare solo lui. C'erano tutti i crismi, la rosa e soprattutto l'allenatore per fare grandi cose quest'anno. Io personalmente ACF la vedo ottava in classifica a fine campionato. E questa situazione potrebbe rovinare un po' il prospetto. A Venezia per me si è battuto molto, al contrario di quanto dicono in giro. Italiano? Ha dato alla Fiorentina un gioco armonioso. Prandelli ha avuto il merito di avere fatto intendere subito chi fosse il centravanti della Fiorentina. Quando Vlahovic era ancora in combutta con Cutrone… Adesso i loro nomi non possono nemmeno stare nella stessa frase per me. Credo che l'obiettivo della Fiorentina sia segnare almeno una sessantina di gol e subirne una quarantina. Questo era il piano secondo me. Ma ora in questo disagio bisogna considerare il calendario della Fiorentina. Su otto giornate ha giocato contro alcune delle prime sette in classifica. Roma, Atalanta, Napoli ed Inter. Con una situazione di classifica onesto. Io capisco il malcontento dei tifosi per il caso Vlahovic, per queste ultime sconfitte. Ma a loro dico di essere obiettivi ed osservare la classifica nonostante il calendario. E' stato un avvio di campionato molto buono. Faccio fatica a dare qualche colpa all'allenatore od ad altro per le ultime due sconfitte. Vedo una squadra con un'idea di gioco che non lotterà più per la salvezza, anzi”.