Gudmundsson, i litigi con i compagni non sono più un caso: Kean, Cataldi, Retegui...
L'attaccante islandese è stato protagonista di qualche piccolo diverbio in campo
Albert Gudmundsson ha tanta voglia di mettersi in mostra alla Fiorentina: la doppietta alla Lazio ha messo in chiaro che lui è la superstar e i compagni devono affidarsi a lui per risolvere le partite, anche se a volte non sono mancate le polemiche.
Gudmundsson e i diverbi con Kean e Cataldi, oltre che con Retegui
Il Corriere Fiorentino, nelle pagine odierne, fa proprio riferimento alle occasioni in cui, per punizioni o rigori, l'islandese ha preteso il pallone nonostante ci fossero altri battitori desiderosi di prendersi la responsabilità di calciare. Al Genoa c'era Retegui, alla Fiorentina è già toccato a Kean (nel secondo rigore contro la Lazio) e Cataldi (per una punizione dal limite contro l'Empoli). Che questo atteggiamento, alla lunga, possa far male allo spogliatoio?
Giovanni Galli mette Gudmundsson in guardia
Non vorrei che l'italiano non perfetto di Kouame porti a interpretare male le sue parole dopo la partita; in Gudmundsson ho visto un comportamento un po' troppo da protagonista, non si deve sentire una star: se ti eleggono i tuoi compagni allora va bene, ma se non è così rischi di diventare arrogante. La Fiorentina non ha mai preso in mano la gara ieri pomeriggio, serve cambiare qualcosa, soprattutto in mezzo al campo e nella trequarti.