E' già tempo di ripartire per Fiorentina ed Atalanta, i Viola dopo il KO discussissimo di Torino, la Dea dopo il pari interno col Genoa. A condire il tutto il ritorno di Gasperini a Firenze dopo la spiacevole partita di Coppa Italia. Per entrare meglio nel vivo della partita abbiamo intervistato Andrea Ivan, ex portiere di Viola e bergamaschi che in esclusiva per Fiorentinauno ha presentato la partita di domani e parlato delle ultime vicende di casa Fiorentina. Ecco la nostra intervista:

Andrea, domani si gioca Fiorentina-Atalanta ma c'è Juventus-Fiorentina di domenica scorsa che sembra non finire più... "L'uscita di Commisso per me rappresenta un po' l'idea del tifoso fiorentino. Lui vive secondo le abitudini americane, magari si è accorto che le cose da noi funzionano diversamente. Partendo magari dal VAR, per me è usato in maniera non prolifica". Nel 2017 hai annunciato il ritiro tramite un rabbioso post su Facebook dichiarando "Grazie di avermi fatto smettere". Chi ti ha fatto smettere? "Il discorso è un po' quello legato a quello che ha detto Commisso, non vedevo una giusta preparazione arbitrale e non c'era divertimento. Eppure stavo giocando in categorie dove la gente veniva al campo dopo 8 ore di lavoro, con freddo e pioggia e che magari tornava a casa senza mangiare. In questa stagione sono tornato in campo con lo Sporting Arno e mi sono ricordato perché avevo smesso". Parlando di Fiorentina, qual'è il tuo primo ricordo legato alla Viola? "Sicuramente il momento della firma, ricordo la firma del contratto dopo la chiamata di Giovanni Galli, mi spiegò che era un'occasione per far crescere la Fiorentina e la mia carriera. Giocare nella Viola per me era sempre stato il mio sogno, la mia mancata crescita però mi penalizzò. Da lì mi rimboccai le maniche e posso dire di avercela fatta lo stesso. Ma quell'11 agosto me lo ricorderò sempre". Invece l'Atalanta di oggi è completamente diversa dalla tua. Ti piacerebbe giocarci in questo periodo? "Mi piacerebbe perché hanno costruito qualcosa di bello, io ci sono arrivato a fine carriera e ricordo quanto fosse bello entrare in un centro sportivo come quello dell'Atalanta. Bergamo più che una città è un paesone, mi piaceva l'ambiente, magari se ci giocassi oggi farei anche la Champions (ride ndr)". Da ex portiere cosa pensi di Dragowski?  "Non credo molto a chi parla di un suo rendimento altalenante, ci sta che i portieri commettano qualche errore ogni tanto. Prendo per esempio Buffon, anche lui ha commesso i suoi errori e magari in quei casi si andava a guardare l'errore prima, è sempre stato portato un po' su dai media. Non è facile essere perfetti il primo anno, anche Neto ha durato fatica nella prima annata a Firenze, probabilmente solo Frey non ha faticato dall'inizio". Del resto della Fiorentina cosa miglioreresti? "E' difficile migliorare questa squadra, la miglior cura credo che la società l'abbia trovata portando Iachini a Firenze, la squadra ha completamente cambiato faccia per voglia, fisicità ed attaccamento alla maglia". C'è qualche episodio particolare che ricordi della tua esperienza in Viola? "Noi ne abbiamo fatte tante (ride ndr), eravamo un gruppo fantastico. Penso alla foto per un quotidiano con le dita di Masitto, la simpatia di Riganò, l'esperienza di Di Livio. Sono stati bravi a costruirci, noi altrettanto ad arrivare dove siamo arrivati. Eravamo ragazzi di strada, parlavamo con i tifosi e avevamo entusiasmo". Si parla di una tregua nei confronti di Gasperini per la partita di domani. Che pensi di questa vicenda? "Spero non si vada oltre dopo la gara di Coppa, anche perché ad esagerare saranno stati in 5-6. Chiedere una tregua mi sembra esagerato. I tifosi pagano un biglietto, chi invece fa questo mestiere prende diversi soldi e deve accettare anche l'insulto. Non credo che domani i tifosi Viola passeranno la partita in silenzio, se Gasperini vuole che i fiorentini stiano zitti che stia a casa e mandi la squadra". In campo invece che partità sarà? "Mi aspetto una partita maschia come quelle fatte con Iachini, vorrei vedere la Fiorentina con più possesso palla rispetto alla gara di Coppa contro l'Atalanta e che faccia la partita".   Articolo di Vincenzo Pennisi  
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