Quintilla: "Fiorentina? Penso a Baggio, Batistuta ma anche a Mati Fernández, Borja e Joaquín. Cabral mi ha detto…Curva Fiesole? Gran tifoseria, ma la nostra..."
Il centrocampista del San Gallo che domani sera scenderà in campo contro la Fiorentina è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni
Intervenuto in esclusiva ai microfoni di FiorentinaUno.com, il centrocampista spagnolo Jordi Quintilla - in forza al San Gallo, prossima avversaria della Fiorentina - ha risposto ad alcune domande in vista del match di domani sera al KybunPark, parlando della voglia dei suoi compagni di misurarsi con i ragazzi di Palladino e all'atmosfera che si respirerà al calcio d'inizio, con un “avvertimento” per la Curva Fiesole:
San Gallo, Jordi Quintilla in esclusiva a FiorentinaUno
Che significato assume per voi giocare contro la finalista delle ultime 2 edizioni di questa competizione?
Sarà uno dei momenti più alti e belli della stagione! A tutti noi sembra di preparare un match di Champions League. Per noi sarà una grande occasione per misurarci contro una grande squadra.
Quali giocatori del passato della Fiorentina ti vengono in mente?
Mi vengono in mente soprattutto Batistuta e Baggio, ma anche Mati Fernández, Joaquín e Borja Valero, spagnoli come me... Ovviamente anche Cabral, perché è stato mio compagno di squadra ai tempi del Basilea.
Quali sono i vostri punti di forza? Come pensate di poter battere la Fiorentina?
Penso che saranno gli stessi che ci contraddistinguono da sempre, non credo che cambieremo stile di gioco per questa partita. Cercheremo sicuramente di fare le cose meglio delle nostre ultime partite, senza pensare troppo alla squadra che avremo di fronte.
I giocatori che lo spagnolo “ruberebbe” a Palladino
Prenderei sicuramente De Gea e Gudmundsson, penso siano i migliori giocatori della loro attuale rosa: De Gea perché ha una grandissima esperienza e una grande fama in Spagna, Gudmundsson perché credo che sia nel momento migliore della sua carriera: lo seguivo già quando era al Genoa ed era incredibile.
I tuoi ruoli preferiti sono quello di centrocampista centrale e di playmaker, sei un calciatore molto tecnico e ti piace controllare il ritmo del gioco: ti sarebbe piaciuto giocare in Italia, se ne avessi avuto l'opportunità? Se sì, in quale club?
Sì, se avessi avuto la possibilità mi sarebbe piaciuto giocare in Italia: credo che in Serie A ci sia uno stile di gioco molto affine alle mie caratteristiche. Non è un tipo di calcio di transizione, c’è molta strategia soprattutto in fase di non possesso: molte squadre difendono con tutti gli effettivi dietro la linea della palla e questo aiuta molto i centrocampisti nella copertura dello spazio in fase difensiva. Credo che in questo aspetto tattico la Serie A sia il miglior campionato in assoluto. Potrebbe essere interessante per me misurarmi con quel tipo di realtà […] Dove mi piacerebbe giocare? All’Inter: li seguo molto ed è incredibile come giocano con la palla e senza palla. Mi piace molto Inzaghi, e ammiro come gestisce la squadra.
La sfida alla Curva Fiesole
La Fiorentina ha una storica tifoseria, la “Curva Fiesole”: ne hai mai sentito parlare? I tifosi offrono sempre grandissimo supporto sia in casa che in trasferta, con la loro passione e il loro affetto per la squadra. E' un fattore al quale tu e i tuoi compagni avete pensato?
Certo, conosco la Curva Fiesole, ma non sapevo fosse così importante e determinante per la squadra... Cabral mi ha raccontato un po’ dell’ambiente e del calore che si respira allo stadio nei match casalinghi, con i tifosi che si fanno sentire per tutta la durata delle partite [...] Se saremo intimoriti dalla loro presenza domani sera? Anche noi abbiamo un grande tifo, e credo proprio che allo stadio sentiremo più i nostri sostenitori che quelli della Fiorentina (ride, ndr.)