Appuntamento all'Artemio Franchi di Firenze nel Monday night: Fiorentina-Genoa, con gli uomini di Vincenzo Italiano che vorranno dare continuità al risultato ottenuto in Coppa Italia contro il Napoli. Dall'altra parte ci sarà un Grifone in piena rivoluzione, senza più Shevchenko. Una sfida, questa, che per la Fiorentina sarà importantissima in chiave Europa, per verificare se la squadra è abbastanza matura per poter lottare per certi ambiziosi obiettivi. Ad un giorno di distanza da Fiorentina-Genoa, ecco le dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Italiano in conferenza stampa: 

La reazione dopo il match contro il Napoli? La più positiva?

Tutte situazioni positive e belle, tutte reazioni da squadra vera, perché abbiamo reagito dopo la sconfitta di Torino. Potevamo evitare i tempi supplementari, ma siamo riusciti a giocare comunque un po' di tempo in dieci. Abbiamo ritrovato il nostro spirito; ora rientrano Sottil e Benassi, vedremo le convocazioni, stiamo ritrovando tutti.

Quanto si sente migliorato in questa stagione?

Il valore dei calciatori che alleno e che conosco, e che puoi frequentare nel quotidiano, ti da la possibilità di migliorare ogni giorno. Determinanti anche l'ambiente, la società, e tutto ciò fa sì che un allenatore lavori e ragioni in un modo preciso. Non si può mai arrivare al limite del miglioramento. Si migliora e s'impara sempre; la crescita non si ferma mai. Sono qua ogni giorno a provare ad essere migliore del giorno prima nel quotidiano.

Dopo il KO di Torino sembrava arrabbiato, infuriato. Ora la lezione è stata assimilata?

Nel corso di un campionato può capitare di non essere perfetti, quando magari non hai più la voglia d'incidere e/o di migliorare. A Torino siamo stati troppo sicuri, ed è una di quelle sconfitte che t'insegna a non abbassare mai la guardia. Adesso affrontiamo il Genoa, in piena lotta salvezza. Ora loro sono in difficoltà, ma proveranno a trovare il guizzo, la giocata. Sarà una partita che a noi ci farà pensare sempre con la stessa mentalità. Torniamo al Franchi dopo un po' di tempo, a seguito di una vittoria che ci dà fiducia. Proviamo a ripartire e cerchiamo la vittoria; la vogliamo a tutti i costi. 

Sorpreso da Piatek?
Sia lui che Ikonè sono felici di essere arrivati alla Fiorentina; si vede dai sorrisi, dagli abbracci e dal rapporto coi compagni. A Napoli hanno fatto bene; Piatek ha segnato, abbiamo aggiunto qualità là davanti. Nel girone d'andata eravamo spesso in area di rigore nella metà campo avversaria. CI servono le sue qualità ed abbiamo fatto un ottimo acquisto.

Ikonè si deve ancora adattare gradualmente o può essere titolare già domani?
Ci vogliono tempo e pazienza; ribadisco che il ragazzo abbia qualità e sia sveglio. Pone tante domande ed ha voglia di mettersi subito alla pari degli altri, ma occupa una mattonella in cui giocano già grandi giocatori, autori di un ottimo girone d'andata. Con Ikonè, che impara subito ed è intelligente, andiamo con calma. Con tempo entrerà bene nel giro e sarà importante per noi.

A proposito della difesa, ha parlato con Dragowski? Chi giocherà tra lui e Terracciano domani?

Scendiamo in campo ogni domenica per non subire gol, ma, vuoi o non vuoi, l'avversario crea gioco e tu subisci qualcosa. Anche noi ci mettiamo del nostro, e spesso serve anche un po' di buona sorte. A Napoli potevamo dare di più, ma dopo 90 minuti non puoi uscire dal campo senza concedere nulla. Proviamo giorno dopo giorno a limare gli aspetti difensivi. Ho detto che avrebbe giocato Dragowski in anticipo e non ha portato male, quindi vediamo!

Che allenatore è Labbadia? Avete un passato simile…

Era un grande attaccante del Bayern Monaco e dell'Hertha Berlino. Piatek è anche stato allenato da Labbadia ed abbiamo qualche informazione. Tuttavia, domani non ci sarà lui in panchina. 

La settimana è stata particolare, ed hanno fatto notizia sia le dichiarazioni rilasciate dal presidente Rocco Commisso al Financial Times (mesi fa), sia quelle di Joe Barone nel prepartita. Come si sentirebbe a perdere Vlahovic, il suo marcatore principe? Interverrebbe ancora sul mercato?

Non potevamo chiaramente andare a casa e concludere la conferenza stampa senza parlare di Vlahovic giustamente! Se ne parla da mesi, lui sta facendo il professionista e sta segnando. L'allenatore lo mette in campo e lui fa ciò che dice l'allenatore, il quale gli concede fiducia e lo schiera settimana dopo settimana. La situazione, conferenza dopo conferenza, è sempre uguale. Quando cambieranno le cose, a fatto compiuto, ne parleremo. Sappiamo che qualità porta un attaccante così, un goleador del genere.

Ha letto le dichiarazioni di Juric e Mourinho? Circa il paragone tra il vostro ed il loro mercato. Hanno affermato di "non potersi permettere il mercato della Fiorentina"

Non mi sento di rispondere, ma quando arrivano giocatori di qualità c'è più competizione. Con giocatori bravi si ottengono più risultati. Più sono coperto, e posso contare su un organico più lungo, con delle seconde linee, più margine c'è. Si vince solo con giocatori forti e con qualità, e chi ne ha di più a disposizione ha più possibilità di vincere. 

 

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