Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha rivolto, all'interno del suo editoriale, una dura critica all'operato del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora:
"Vincenzo Spadafora ieri ha spedito tre messaggi che non si addicono a un ministro dello sport e a nessuna figura istituzionale: 1) ha invitato i presidenti dei club di Serie A a pensare alla prossima stagione, lasciando intendere che il campionato non terminerà. Così facendo, ha smentito in maniera ancora più esplicita il premier che domenica sera aveva assunto di fronte al Paese l’impegno a fare tutto il possibile per farlo ripartire; 2) anticipando «sorprese», ha sostenuto che nei prossimi giorni la maggior parte dei presidenti chiederà al governo di fermare tutto: si è così dimostrato in contatto con una presunta fronda contraria alla ripartenza. Il che è gravissimo per un uomo di governo, che dovrebbe far riferimento a rapporti istituzionali con la Lega e non puntare a spaccarla; 3) cosa più grave di tutte, ha avvisato la Lega che è inutile scavalcarlo scrivendo a Conte, perché Conte non potrà che decidere insieme a lui. Un ministro dello Sport non può comportarsi in questo modo. Se lo fa, non ci rappresenta, non è in grado di difendere i valori di un mondo che, evidentemente, lo disturba pur senza conoscerlo.
In una situazione di estrema gravità un ministro dello sport come si deve prova in tutti i modi ad aiutare il sistema, non si mette continuamente di traverso, non va ogni giorno in televisione o su facebook a trasmettere insofferenza e diffondere ultimatum e consigli non richiesti".
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