Dalla Terrazza Michelangelo la presentazione da parte della Fiorentina del nuovo tecnico, Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole: Firenze? Dopo aver visto calendario, bisogna andare forte fin dal primo giorno. Per me il calcio è uguale in tutte le categorie. In questa categoria è tutto ai massimi livelli. La scelta di  venire qui è stata di cuore. Ringrazio la società per l'opportunità. Darò il massimo. Farò quello che mi hanno chiesto, essere una squadra importante, forte e con un'identità. Cercheremo di dare battaglia in tutte le gare, in tutte le trasferte. Sono contento. Un percorso fatto di grandi soddisfazioni. Per me questi sono giocatori di grande livello. Sto conoscendo i ragazzi. Cosa ho dato al calcio italiano? Ho iniziato a 15 anni tra i professionisti e ho finito a 37. Mi ha fatto diventare uomo. Tutti davano per spacciata la squadra l'anno scorso. Poi ci siamo salvati. Per me esiste migliorarsi tutti i giorni. A 43 bisogna che la voce mi regga, che il fisico regga. Sono stanco più ora di quando giocavo. Voglio dare tanto I miei obiettivi? Ottenere una grandissima identità. Concentrarsi in campo e fuori. Concedere pochissimo agli avversari. Tra giocatore e allenatore, il distacco è stato drammatico, ma fare questo lavoro mi incuriosiva. L'ho sentito molto presto. Ho fatto gavetta e mi è servito per fare errori e migliorarmi. Gli errori ti fanno crescere. Le soddisfazioni ti fanno diventare sempre più forte. L'unico pensiero è far rendere la squadre. Voglio che prima di tutto i ragazzi si divertano Qual è il marchio che voglio dare a questa squadra? Un certo di calcio, atteggiamento e intensità. Essere aggressivi. Non subire mai l'avversario. Pensiero unico, che ci renda riconoscibili. Dobbiamo essere riconoscibili da tutti Cosa mi aspetto dal mercato? Valutare la rosa in questi giorni e andare in ritiro. Dopo due settimane fare le proprie scelte. I ragazzi voglio conoscerli caratterialmente. Per me la Fiorentina è una squadra di livello. Poi vedremo di migliorare la squadra in ritiro. Spezia? Credo che se ci sia stata una persona rispettosa della piazza è Vincenzo Italiano. In due anni io e il mio staff abbiamo ottenuto obiettivi inaspettati. La promozione, la prima nella storia del club, e una insperata salvezza. Ho sempre ringraziato i tifosi. A gennaio mi sono sentito abbandonato. Poi dopo riesci a fare delle cose e diventi un fenomeno. Dopo di che uno fa fatica alla firma che un allenatore ha messo sul contratto. Spezia l'ho nel cuore La ricetta per riportare Firenze dove merita nel calcio? Se si divertono i ragazzi, allora si divertono i tifosi. La prima cosa è dare soddisfazione ai tifosi. Ho detto ai ragazzi: 'Dobbiamo difendere bene e attaccare benissimo'. Penso che sia questa la mentalità che dobbiamo ricercare. Ho detto a Castrovilli che la parte più bella della Nazionale era quando tutti si abbracciavano dopo un gol. La forza del gruppo è importante. Quando un avversario pensa alla Fiorentina, deve avere paura di noi. Cercheremo di essere una squadra vera e ottenere il massimo. Sputeremo sangue ogni partita Il mio slogan? A Trapani era 'Nessun limite e solo orizzonti'. Per quanto riguarda la Fiorentina deve 'Difendersi bene e attaccare benissimo'. Questo è lo slogan. Vlahovic? A me piace la condivisione coi ragazzi. Penso che si abbia davanti un calciatore straordinario. Ha una fame incredibile. Qualunque allenatore lo vorrebbe. Tutti compreso lui hanno grande sacrificio e rispetto. Sono convinto che diventerà un grande attaccante Obiettivi? Come ho detto prima, la Fiorentina deve andare oltre il sedicesimo posto. Questo club non può avere una classifica del genere. Dobbiamo migliorare il posizionamento in classifica. Regista? Pulgar ha ricoperto questo ruolo per tanti anni. Devo conoscerlo. L'asse centrale deve essere di gente che ha voglia di determinare e di qualità. Valutiamo tutti adesso in rosa e poi vedremo i nazionali Trattativa Fiorentina? Quando si riceve la chiamata di una società come questa, penso che sia un orgoglio per qualunque allenatore. Poteva essere qualcosa di più veloce. Credo nel destino. Essere arrivato qui per me è stata la scelta più giusta. Gonzalez? Giocatore titolare nell'Argentina. Vuol dire che sia un giocatore forte e di qualità. Grande fisico, corre, si sacrifica. Penso che la Fiorentina abbia fatto un grande acquisto Cosa manca a questa Fiorentina e come penso di aiutare psicologicamente i giocatori? Penso che quando hai una squadra con dei nazionali e dei giocatori promettenti hai gente di ottimo livello. La valutazione deve essere non solo tattica, ma anche mentale. La voglia, la fame. Gente che abbia il fuoco dentro. Per me una città del genere deve ambire a qualcosa di diverso. Bisogna mettere qualcosa in più a livello caratteriale. Chiedersi di più. Io posso solo incidere durante la settimana e in campo la domenica. Vorrei vedere un popolo che sia orgoglioso dei ragazzi, di me e dello staff Calendario? Tutte le partite saranno difficile. La Fiorentina ha cambiato guida tecnica. 12 club hanno cambiato allenatore. La corsa deve essere a inculcare le proprie idee ai giocatori. Prepareremo ogni partita come una finale di Champions. Difesa? Il reparto l'ho sempre interpretato a 4. Voglio che la linea stia lontana dalla propria porta, perché vogliamo attaccare ed essere aggressivi. La difesa è di livello, farla diventare forte deve essere obiettivo dell'allenatore. Con questi ragazzi, ad oggi, la Fiorentina ha una difesa di livello. Poi vedremo più avanti Amrabat? E' un centrocampista come lo ero io. Cercavo negli anni di essere funzionale a quello che mi chiedeva ogni allenatore. Io penso che Amrabat sia forte. A questi livelli bisogna saper fare più ruoli. Amrabat può fare qualunque cosa, con le proprie caratteristiche. Ma la prima difficoltà di un allenatore è di mettere i giocatori a proprio agio e farli rendere. Amrabat è un calciatore di valore Commisso? E' stato simpatico: 'Sei italiano, siciliano e tedesco tutto insieme. Chi ti senti di essere tu?'. Io gli ho detto che voglio dare il massimo. A fine percorso, spero di aver conosciuto una brava persona e rispettosa Contratti? Sul contratto parla la società. Abbiamo giovani importanti. Per me deve esserci mix tra giocatori giovani ed esperti Ribery? E' un campione. Lo ha fatto vedere sul campo. Con quello che ha dato sul campo. Sulla decisione della società lascio alla società rispondere. Per quello che ho visto Ribery è un grande giocatore A chi mi ispiro? Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori bravi. Ho appreso tutto quello che mi hanno insegnato. Alcuni allenatori mi hanno incitato a prendere la strada dell'allenatore. Prandelli è stato uno di questi. A Verona mi ha dato una grande mano. So che lui potrà darmi tanti consigli. E' tifoso di questa squadra. Comunque lui è stato il primo allenatore a darmi fiducia
FIORENTINAUNO, Segui i nostri profili Social: Instagram, Facebook e Twitter
FOTO F1, Presentazione del Mister Vincenzo Italiano

💬 Commenti