MARCOLIN: "Alla Fiorentina serve il coltello fra i denti. Vice di Miha? Squadra a fine ciclo"
Dario Marcolin, ex-giocatore e ex-vice viola nella gestione Mihajlovic, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per commentare la sua breve esperienza da vice ed analizzare i problemi della squadra attuale:
"Esperienza Viola? Con Sinisa siamo arrivati a Firenze alla fine di un ciclo, abbiamo traghettato una squadra molto forte, ma alla fine del proprio percorso in maglia viola .Lui ha sempre diviso, non solo a Firenze. Per lui lo sport era un fatto di vita, senza guardare al contorno. Un pregio anche nel rapporto coi calciatori che ha sempre preso di petto, è diretto anche con loro. Come compagno di squadra, ma anche al di fuori è un guascone, fa le battute etc. Quando si lavora è un tutto un altro discorso. Mihajlovic e Stankovic sono stati per un giorno della Fiorentina nel 2001.
Passaggio alla tv? La carriera da allenatore e in campo sono stati i titoli per approdare alla tv come opinionista. Così come Lele Adani, I titoli richiesti in televisione nell’analizzare le partite sono gli stessi compiti che ha un vice-allenatore.
Il momento della Fiorentina? Un momento più di paura che di gioco, la squadra è passata in vantaggio due volte ma sul 2-2 si è messa a difendere. Il polso della situazione me lo da Pezzella che non è tranquillo. Decisiva sarà la partita di Benevento, dopo aver dilapidato un vantaggio di dieci punti. Gli unici che hanno dato qualcosa in più a questa squadra sono stati Vlahovic e Ribery, che a 37 anni è un giocatore che ancora si fa dare la palla e mette la faccia nelle partite importanti. Può ancora determinare, in una posizione di classifica difficile non si può giudicare il rendimento di un calciatore.
Le poche contestazioni? Il goal del 3-3 è stato una manna dal cielo, ha rimesso in piedi una partita che sembrava persa. Adesso ai Viola occorrono più partite di personalità che di gioco, col coltello fra i denti. Fare delle partite sporche per portare a casa dei punti. Il Benevento è in un momento peggiore della Fiorentina, è un’occasione. I sanniti hanno paura, come la Fiorentina vista in campo col Parma".
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