Natali: "Italiano e Prandelli? Tante analogie, ma la mia Fiorentina..."
Queste le parole dell'ex difensore della Fiorentina che ha ricordato il periodo in maglia viola
L'ex difensore della Fiorentina, Cesare Natali, ha parlato ai microfoni di Radio Bruno, ritornando all'esperienza in maglia viola. Con il giglio sul petto ha giocato 72 match segnando due gol.
Le parole del difensore
Natali ricorda la vittoria viola a Liverpool, proprio il 9 dicembre 2009: “Sono trascorsi 14 anni, ricordo che è stata una partita davvero incredibile. Qualcosa di grandioso, considerando anche la posta in palio. Ricordo che facemmo 15 punti in quel girone. La speranza però è di ripoter riscrivere la storia, L’anno scorso sono stati davvero vicini a vincere la Conference. Di quella partita ho due momenti in testa: quando Vargas va sulla fascia, dirompente come sapeva fare lui e Gilardino che segna; e poi la fine della partita, tutti sotto i nostri tifosi, ci siamo guardati con Prandelli e ci siamo detti: “Cosa abbiamo fatto?”. Era un tutt’uno con il pubblico”.
La Fiorentina di oggi?
“È una squadra forte, allenata bene. La mia Fiorentina aveva un grande allenatore, Prandelli, straordinario e nel massimo della sua carriera. Poi purtroppo dopo l’uscita contro il Bayern agli Ottavi ci fu un crollo. Vedo comunque analogie sui due percorsi, Italiano è un grande allenatore, con idee, propone calcio: è il futuro, quello che vogliono vedere i tifosi e chi guarda calcio. Anche all’estero chi guarda la Fiorentina vede che non è il ‘solito’ calcio all’italiana, ieri ad esempio ho visto al Juve: magari vince, ha valori, ma non ti appassiona, non domina la partita. La Fiorentina invece mantiene la propria identità sempre, poi può anche subire per il troppo essere propositiva. Però la strada non va rinnegata, e Italiano va avanti giustamente. Poi è vero che in alcune partite, come contro il Milan, servono giocatori che nella ‘mia’ Fiorentina c’erano, soprattutto davanti”.
L'esperienza fa tanto?
“Io non ero di certo un campione, ma nei match importanti oltre al giocatore esce l'aspetto caratteriale e la personalità. Diciamo che quello non era un mio difetto. La Fiorentina ha scelto un percorso puntando su giocatori che vengono da fuori, nella ‘mia’ squadra c’erano giocatori che avevano già giocato in Italia, una rosa non giovanissima, tra Jorgensen, Comotto e gli altri, anche se c’erano anche dei giovani. Questa Viola ha investito tanto, c’è da aspettare i giocatori che sono arrivati. Italiano sa valorizzare i giocatori che ha. Gli attaccanti non stanno incidendo per il loro valore e per quanto si aspettavano tutti, vanno aspettati”.
CORSA ALL’EUROPA
“Ora ci sono più squadre in lotta per i piani alti. La partita di domani può cambiare la prospettiva. Chi vince domani supera il Napoli, va al 4° posto. La Fiorentina ha una grandissima possibilità, è una partita chiave per la consapevolezza di una squadra che sta facendo un bel campionato e un bel percorso. Vedo 7-8 squadre che hanno la possibilità di puntare all’Europa, più il Bologna che è una sorpresa e mi piace tanto per come gioca”. Conclude così Natali.