Fiorentina, segni di impotenza e fragilità mentale: bisogna restare uniti
Dopo il pareggio di oggi l’amarezza sembra aver preso il sopravvento dei viola, segnale negativo ma anche positivo
Oggi ci si aspettava un’altra vittoria dopo quella conquistata giovedì in Conference League, ed invece la Serie A per i viola sembra esser diventata una maledetta e straziante competizione dove è impossibile trovare fortuna e precisione.
Straziante è il termine esatto, perché ciò che mi ha colpito molto sono state le parole di Barak al termine del match. Dall’allenatore Italiano in primis ai calciatori poi, è balzata subito all’occhio la delusione per una mancata vittoria, segno che tutti stanno remando dalla stessa parte per cambiare quella che a volte è semplice sfortuna o mancanza di precisione.
La delusione comune è anche segno che i primi a starci male sono i protagonisti stessi, e forse qualche fischio in meno farebbe piacere all’ambiente che ci sta provando.
C’è anche il lato negativo, quella fragilità mentale e mancanza di convinzione. Barak quando risponde a Barzagli dicendo che vuole portare convinzione, sta praticamente dicendo che i viola non sanno quanto valgono.
La rosa, è chiaramente di valore (non sta rendendo al meglio siamo d’accordo) e quindi bisogna fare di più; ma per fare di più bisogna essere consapevoli di poterlo fare.
Allora il lavoro di Italiano da questo momento in poi dovrebbe concentrarsi sull’allenamento mentale, sull’ostentamento del valore reale del gruppo, nel non avere paura nei virtuosismi tecnici dei suoi ragazzi.
Dunque bisogna continuare a credere e a remare tutti insieme, dalla stessa parte; tifosi compresi.