La Fiorentina torna a vincere in campionato dopo un'astinenza che si protraeva dallo scorso 30 ottobre. Quattro punti in tre gare sono un bottino prezioso e permettono di allungare dalla zona rossa. Bravo Iachini a costruire una squadra non bella ma funzionale al momento che sta vivendo.

Riecco i tre punti. Tre punti che mancavano alla Fiorentina dal 30 ottobre, gara vinta contro il Sassuolo. La cura Beppe Iachini restituisce una Fiorentina non bella ma funzionale, pragmatica. Quattro punti nelle due gare sulla panchina, considerando anche la beffa nel finale di Bologna, sono un bottino da non trascurare. Quattro punti che muovono sensibilmente la classifica e permettono di affrontare con una maggiore tranquillità la difficile trasferta di Napoli. Non è bella ma è concreta e adesso conta solo questo. Consueto 3-5-2 con una sola vistosa variazione: il mai veramente decisivo Boateng titolare al posto di Vlahovic. A centrocampo ancora una bocciatura per Badelj che si vede preferito Benassi, autore di una splendida rete a Bologna. Primo tempo con pochissimi acuti e molti sbadigli. Due squadre bloccate dalle loro stesse paure. La SPAL è a un passo dal baratro, la Fiorentina teme di finirci risucchiata e questi sentimenti si traducono nella pochezza tecnica e sportiva in scena al Franchi. I minuti passano senza sussulti. Una SPAL, senza estro e con davvero pochissima qualità, per alcune frazioni del gioco riesce persino ad essere anche più propositiva. Scampato pericolo per la Fiorentina con una buona dose di fortuna. Nel secondo tempo Vlahovic rileva Boateng e si mette in mostra subito, prima con un bel movimento che solo gli attaccanti veri. C'è tempo anche per vedere in campo una Fiorentina inedita con due veri centravanti. Dentro anche Patrick Cutrone, primo acquisto del calciomercato invernale: prestazione non sontuosa ma incoraggiante dato anche il goal sfiorato. Alla fine, all'82', anche sfruttando gli spazi apertisi, la Fiorentina trova la rete del vantaggio con una splendida incornata del capitano German Pezzella che si fa perdonare al meglio l'errore di Bologna costato tre punti. In un certo senso si vede la mano dell'allenatore. La squadra palleggia poco, soffre tanto, morde. Non tutto è stato assimilato a dovere ma sono le ricette giuste per risollevare definitivamente la Fiorentina da quelle sabbie mobili dove si era infilata. Non sarà facile contro il Napoli, tramortito da un'altra sconfitta, ma c'è la tranquillità giusta per giocarsela fino in fondo. Lorenzo Somigli
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