Sconcerti: “Vlahovic come valore è molto più vicino a Batistuta che a Ibrahimovic. Sarà uno dei pochi fuoriclasse degli anni 20’”
Il noto giornalista Mario Sconcerti analizza passato, presente e futuro del bomber classe 2000’ della Fiorentina
L’ex dirigente viola ed attuale giornalista, Mario Sconcerti, sulle colonne del Corriere della Sera, ha analizzato le caratteristiche di Dusan Vlahovic, attaccante della Fiorentina nel mirino della Juventus. Ecco alcuni estratti di ciò che ha scritto:
"La Juve deve confrontarsi di nuovo con gli intoppi finanziari, i quali sussistono nonostante la ricapitalizzazione. Il preferito per l’attacco è Vlahovic. L’operazione è difficilissima: il serbo non vorrebbe muoversi a gennaio, la Fiorentina è disponibile a ascoltare le offerte ma le pretese sono elevate (Commisso parte da 70 milioni).La Juve intende provarci in tutti i modi, i contatti con i procuratori di Vlahovic sono continui, l’ipotesi è quella di un affare in stile-Chiesa, con pagamenti dilazionati.Vlahovic non è l’ultima idea, viene da lontano. La Fiorentina lo pagò un milione e mezzo quasi cinque anni fa. Oggi Dusan Vlahovic segna quanto Ronaldo e nessuno alla sua età. Vlahovic è sempre stato se stesso, non ha mai sorpreso, era una realtà fin dall’inizio. A Firenze appena firmato vinse la classifica cannonieri del torneo Primavera portando i ragazzi della Fiorentina a vincere la Coppa Italia. Vlahovic diventerà uno dei pochi fuoriclasse degli anni venti. I campioni sono tanti, i fuoriclasse sono uno su mille.Il fuoriclasse prende una squadra normale e la porta dove non è mai stata, la porta a vincere.Oggi chi ha Vlahovic vince. Il suo prezzo rappresenta il prezzo per comprarsi un campionato. Credo sia il nome slavo ad accostare Vlahovic ad Ibrahimovic. Vlahovic è più punta del giovane Ibra, non gioca altrettanto bene a calcio, ma è difficile accorgersene. Cercando un paragone è più facile arrivare a Batistuta. Batistuta esplode nel tempo. Per facilità di gestione della propria potenza e voglia di allenarsi, Vlahovic gli è molto vicino. Ha le stesse movenze da cacciatore isterico, trema anche lui nell’attesa di correre. Si sente un territorio inesplorato, vuole capire i confini. Vlahovic è il giocatore completo di un’ epoca a un passo dall’intelligenza artificiale. È così vicino all’esattezza da sembrare il figlio di un algoritmo".