Foto di Giacomo Morini ©
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La Fiorentina ha vinto meritatamente nella serata di ieri il match contro lo Spezia in un teatro forte e pesante dal punto di vista dell'atmosfera. Uno stadio dove fischi e cori facevano da padroni ma dal quale i gigliati, come “leoni mai domi”, sono riusciti a portare a casa tre punti fondamentali.

Questo è quanto analizzato dall'edizione odierna de La Nazione. La sceneggiatura presentatasi al Picco di La Spezia non era certamente fatta per cuori deboli. Infatti, i ragazzi di mister Vincenzo Italiano si sono dovuti riscattare ben due volte nel corso del match. Italiano vive una partita da "nemico" - scrive il quotidiano - con fischi e cori che gli arrivano da tutto lo stadio. Alla fine la decide un gol di Amrabat ferito dall'errore che aveva portato al pareggio dello Spezia: la corsa all’Europa, per la Fiorentina, è ripartita.

Dapprima con il Pistolero Piatek. Il centravanti polacco si è ritrovato nuovamente sul dischetto per battere a rete, ma il palo nega la gioia del gol, ritrovata qualche minuto più avanti su assist del giovane Maleh.

Poi con Amrabat, autore di una prestazione sufficiente, il mister prima rischia di vedersi buttati i tre punti, ma poi se li ritrova in saccoccia all'ultimo minuto. 

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