Fiorentina che cerca di riprendersi dopo la figuraccia di Cagliari. A Verona vietato commettere gli stessi errori. Vietato regalare un tempo come a Cagliari. Torna Franck Ribéry, assenti per squalifica Castrovilli e Pulgar.

Sbagliare una partita è comprensibile. Sbagliare una partita come contro il Cagliari non piace a nessuno. Anche sbagliare tutto è da mettere in conto nel cammino di una squadra, di una società ed essenzialmente di una città che tornano a fare calcio. Ci sono però errori che perdurano e persistono. Ad eccezione della gara contro il Brescia, infatti, nelle ultime cinque sfide del campionato la Fiorentina è andata in svantaggio sempre. Svantaggio protrattosi per tutto il primo tempo nelle gare contro Sassuolo, Parma, ovviamente nel disastro di Cagliari. Solo con la Lazio il pareggio di Chiesa è arrivato cinque minuti dopo la rete di Correa. Sulla carta le tre prossime partite, contro Verona, Lecce e Torino, potrebbero far tornare la Fiorentina nelle posizioni di alta classifica perché nonostante l'onta della Sardegna Arena, la Fiorentina è sempre lì. A Verona la Fiorentina dovrà saper far fronte all'assenza di due elementi decisivi per la mediana. Entrambi a loro modo indispensabili. Si tratta di Erick Pulgar, seppur impiegato in un ruolo non propriamente suo, e del dinamismo che lo contraddistingue e dell'estro di Gaetano Castrovilli. Possibile impiego di Marco Benassi, declassato da titolare fisso a panchinaro, e di Szymon Zurkowski, ad oggi relegato al ruolo di oggetto misterioso. Si tratta di un giocatore molto giovane, ha 22 anni, con ancora tanti margini. Discorso diverso per il venticinquenne Benassi che l'anno passato è stato il capocannoniere gigliato e adesso, dopo un'estate in cui alcune squadre avevano pensato a lui, non ha lo spazio che vorrebbe. Per entrambi può essere l'occasione per scalare le gerarchie di Montella.
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