Esclusiva F1, Ranieri: "Shevchenko vuole un attaccante viola! Commisso critica i procuratori ma non sa che..."
Ha parlato in esclusiva per noi Alessandro Ranieri, noto procuratore svelando il futuro dell'attaccante viola, rispondendo alle critiche di Commisso e non solo
In esclusiva per FiorentinaUno.com abbiamo intervistato Alessandro Ranieri, noto procuratore sportivo con in carica un parco ampio di calciatori, definito in passato da La Gazzetta dello Sport come “il Mino Raiola della serie C e D”.
Vlahovic e il suo procuratore hanno rifiutato Tottenham e Arsenal, credi abbiano già un accordo in tasca con un altro club?
“Credo di no, come Donnarumma o Calhanoglu cercherà la soluzione migliore per il suo futuro prima della scadenza del contratto”
Secondo te quale sarebbe la destinazione adatta a Vlahovic?
“Diverse squadre in Europa e in Italia potrebbero ingolosire il giocatore e il procuratore ma tutto è dettato dal progetto che viene proposto; so che c'è un interessamento dalla Spagna; ma la Fiorentina per gli investimenti che ha effettuato e per quello che sta facendo, potrebbe rappresentare un ottima soluzione e non è detto che alla fine, secondo me, non si possa trovare un accordo anche se sul filo di lana e un po' a sorpresa”.
Cosa può spingere un DS a spendere tanto per una scommessa come Kokorin nonostante il trascorso burrascoso?
“Alcune volte le scommesse rischiose possono avere un esito negativo o positivo, magari ci possono essere diversi legami tra agenti e ds, penso però che per Kokorin abbiamo prevalso la potenzialità senza spendere molto; al contrario di Nico Gonzalez dove la Fiorentina ha avuto un esborso notevole per scommettere su un esterno che ad oggi è una certezza ma sarebbe potuto essere un flop nel campionato italiano. A proposito di Kokorin è un giocatore che piace al Genoa e a Shevchenko, potrebbe essere una soluzione per il giocatore e per la società”.
Callejòn e Sottil sembrano non dare molte garanzie a Italiano data la loro discontinuità, consiglieresti qualche giocatore alla Fiorentina?
“Callejòn ha tutta la mia stima anche perché sono un tifoso del Napoli, e certo la carta d'identità non lo favorisce; Sottil è un ottimo giocatore con grandissime qualità ma non ha mai dimostrato quello che realmente può essere il suo valore; Saponara ha caratteristiche diverse è più un trequartista; un giocatore che consiglierei e che a me non è mai dispiaciuto e che potrebbe trovare a Firenze l'ambiente ideale sarebbe Verdi che a Torino è fuori dai giochi”.
Un profilo giovane che invece raccomandi da tenere sott'occhio?
“Un profilo forte è Cortinovis dell'Atalanta che sta già dimostrando molto anche a Reggio Calabria, anche Vignato è un profilo interessante; credo bisognerebbe avere più coraggio nell'investire sui giovani. L'Atalanta è la dimostrazione che spendendo poco si può arrivare in alto”.
Commisso attacca direttamente i procuratori e vuole cambiare e riformare il ruolo del procuratore, sei d'accordo?
“Ovviamente non sono d'accordo però ognuno ha le sue ragioni, il mercato però è libero ed ognuno chiede e si riceve la risposta dalla società. Io critico le eccessive spese delle società in base alle entrate”.
In che modo e se cambieresti qualcosa?
“Bisognerebbe regolamentare in modo più netto il titolo degli agenti, ma la società deve avere dei parametri non solo patrimoniali ma legati alle entrate e uscite; e fisserei delle regole per società, procuratori e calciatori. In passato i rapporti erano diversi dove il presidente faceva da padre e padrone, adesso è diverso per fortuna e c'è un professionista a tutelare i calciatori; dico però che le società invece di portare a scadenza un giocatore, come sta accadendo con Insigne al Napoli, e comprare un nuovo giocatore anche a prezzi elevati la società farebbe meglio a pagare una cifra alla firma; ognuno però vede la cosa dal proprio punto di vita ma bisogna capire che ormai il calcio è diventato un business. Poi sta a loro fare le proprie valutazioni su quanto pagare un elemento in base al valore che ne rappresenta”.