Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, Sandro Cois, ex centrocampista della Fiorentina, ha parlato dell’emergenza Coronavirus, dall’aspetto personale a quello Nazionale, esprimendo, inoltre, la propria ammirazione verso Chiesa e Castrovilli, calciatori della Fiorentina. Come sta vivendo l’emergenza Coronavirus? “Come la vivono tutti, sembra di essere agli arresti domiciliari. Sono molto triste per le persone malate e per coloro che perdono la vita, così come sono dispiaciuto per gli imprenditori che rischiano di non poter pagare i dipendenti o di chiudere le proprie aziende.” Come occupa le giornate? “La mattina cerco di dormire il più possibile per fare passare il tempo, in seguito bevo un caffè e leggo i giornali. Dopo pranzo guardo un film e faccio attività sportiva, ho allestito una piccola palestra in casa, inoltre, quando possibile, prendo il sole. La sera, dopo aver cenato, guardo un altro film. Le giornate passano così, esco solamente ogni 3/4 giorni a fare la spesa.” Questa emergenza si è riversata anche sul mondo calcistico, creando, tra chi vuole proseguire i campionati e chi no, diverse polemiche tra i Presidenti delle squadre di Serie A. Come vede questa situazione? “E’ stato giusto fermare tutto, anche il calcio. Ci sono stati diversi giocatori positivi, dalla Juventus alla Sampdoria, anche nella Fiorentina, non è uno scherzo, questo virus va preso seriamente: colpisce tutti, nessuno escluso. Alla luce di ciò bisogna rispettare le regole e avere la massima attenzione, fino a quando non ci sarà la sicurezza di poter giocare nella migliore condizione non si può giocare. Le squadre sono composte da tantissimi membri, non solo da calciatori ma anche da magazzinieri, preparatori, dottori e via dicendo. E’ giusto avere pazienza e aspettare ancora prima di tornare in campo.” La Protezione Civile ha più volte pensato che la gara d’andata degli ottavi di finale di Uefa Champions League tra Atalanta e Valencia sia stata decisiva per portare il virus a Bergamo. Avrebbero dovuto attuare prima le misure restrittive per le manifestazioni sportive? “Sì, assolutamente sì, anche se ora è facile parlare. Credo che il problema sia stato sottovalutato inizialmente, avremmo dovuto capire subito la pericolosità del Coronavirus. Atalanta – Valencia? I contagiati in quello stadio erano sicuramente tanti, inoltre sono stati infettati anche gli spagnoli in quella circostanza. La Spagna ha fatto peggio di noi, sottovalutando molto la situazione nonostante avessero visto cosa fosse successo in Italia. Per quanto riguarda la nostra penisola, sono sicuro che se certe misure anti contagio fossero state prese prima, Bergamo e la Lombardia non avrebbero subito così pesantemente il virus.” Secondo lei come finirà questa questa stagione? “La soluzione più corretta, visto il forte interesse economico, sarebbe quella di proseguire con il campionato. Chiaramente, però, solo quando medici e governo daranno il via libera. Fossi io a scegliere farei giocare in estate ogni tre giorni. Tutte le squadre hanno una rosa composta da almeno 25 giocatori e dunque non sarebbe un problema giocare ogni 72 ore, hanno il tempo per riposarsi.” Si ferma il calcio ma non il mercato. Federico Chiesa, infatti, interesserebbe molto all’Inter, come lo vederebbe con i neroazzurri? “Chiesa è un giocatore da grande squadra e se trova continuità diventa uno degli esterni più forti d’Europa. Lo vedrei bene ovunque: all’Inter, alla Juventus o anche al Real Madrid e no, non sto esagerando. Ci sono pochi calciatori abili come lui nell’uno contro uno. Non credo, però, che andrà via dalla Fiorentina. E Castrovilli? Come lo vede? “Castrovilli è stata la rivelazione dell’anno, non solo per la Fiorentina ma anche per la Nazionale italiana. Nell’uno contro uno, anche lui, è fortissimo, nove volte su dieci ti salta. Ha una grande corsa ed è molto bravo tecnicamente, riesce inoltre ad abbinare perfettamente queste due qualità. Per diventare un campione deve migliorare un pochino la fase difensiva, se riuscirà a farlo diventerà davvero un perno della Nazionale e del calcio italiano.” Chiesa e Castrovilli sono le basi da la Fiorentina deve partire per tornare a lottare tra le grandi? “Se alla Fiorentina di oggi togliessimo Castrovilli e Chiesa resterebbe una squadra che non potrebbe competere nemmeno per arrivare tra le prime otto. Non credo che Commisso, che ha portato davvero tanto entusiasmo a Firenze, si farà scappare facilmente due giocatori così forti. Sono il futuro di questa squadra.” A riportarlo, Footballnews24.com.
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