Bove, il parere del cardiologo Grimaldi sulle cause del malore
Il medico ha parlato anche di un possibile abbandono della carriera da giocatore
Il medico Massimo Grimaldi, presidente dell‘Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e direttore Cardiologia dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti di Bari, è intervenuto a Il Corriere Nazionale nella giornata di oggi, per dire la sua sul problema di salute Edoardo Bove.
Il malore di Bove
Quello che è successo al giocatore della Fiorentina sicuramente ce lo diranno i colleghi dell’ospedale Careggi che individueranno con precisione le cause di questo arresto cardiaco. Si è parlato di torsione di punta che è un evento fugace, nel senso che quando insorge è un’aritmia talmente veloce che o esita in un arresto cardiaco oppure esita in una risoluzione spontanea, in genere dopo pochi secondi dalla sua insorgenza.
La possibile interruzione della carriera di Edoardo
Le cause possono essere diverse, anche dovute ad alterazioni elettrolitiche. Questa aritmia può infatti essere causata da un basso livello di alcuni elettroliti, in particolare calcio, potassio e magnesio, ma soprattutto potassio. Tale rischio aumenta se c’è una predisposizione genetica che si chiama QT lungo, ma immagino che lui non l’avesse perché quando ha fatto la visita di idoneità sportiva l’elettrocardiogramma l’avrebbe evidenziata. Il trattamento più appropriato sarà valutato in base alle cause che hanno provocato questa aritmia. Se le indagini rileveranno una causa completamente rimovibile, per esempio se si arriva alla conclusione che l’arresto cardiaco sia stato dovuto solo a livelli di potassio molto bassi e quindi questa è una causa removibile, il calciatore potrebbe tornare alla sua attività. Al contrario, se si individuano delle alterazioni strutturali del miocardio, delle cause genetiche o altre problematiche, il calciatore non potrebbe continuare la sua pratica sportiva.