Pablo Marí (CREDITI https://www.facebook.com/ACFFiorentina)
Pablo Marí (CREDITI https://www.facebook.com/ACFFiorentina)

Il Corriere dello Sport questa mattina si sofferma sui due centrali di difesa della Fiorentina Pietro Comuzzo e Pablo Marì. I due difensori vengono alternati tra Conference League e campionato poiché l'ex Monza non è stato inserito nella lista UEFA e l'alternanza tra i due fin qui sta dando ottimi risultati. 

Pablo Marì, non averlo inserito nella lista UEFA può essere un rimpianto 

Andando per gradi, Pablo Marì si sta rivelando un ottimo colpo di mercato. Arrivato dal Monza a gennaio, non ci ha messo molto a prendere le redini della difesa viola. Fin qui ha già accumulato in campo 288 minuti e vista la sicurezza che da ai compagni la scelta di tenerlo fuori in Conference potrebbe rivelarsi davvero un rimpianto. Fin qui ha avuto compiti non semplici come marcare attaccanti del calibro di Lukaku, Krstovic e Kolo Muani ma ne è sempre uscito egregiamente. 

Il difensore della Fiorentina Pietro Comuzzo difende palla in campo contro il Monza

In campionato tocca a Comuzzo 

Palladino è consapevole di avere in rosa un prospetto futuro di grande spessore, tanto che Commisso stesso è sceso in campo per impedirne la partenza a gennaio. Il tecnico viola ha scelto il classe 2005 per le Coppe lasciando a Pablo Marì il campionato. Un'alternanza che sta aiutando e che consente ad entrambi di poter rifiatare, cosa che invece non è concessa agli altri due centrali fin qui instancabili: Ranieri ha già 469' minuti nelle gambe mentre Pongracic da quando è entrato a pieno regime negli schemi della squadra ne ha accumulati 293'. 

La sindaca Funaro: "Franchi? Priorità a Fiesole e Maratona, con copertura per entrambe"
Qui Atalanta: ecco come potrebbe giocare la Dea davanti con l'assenza di Retegui

💬 Commenti