TERRACCIANO: “Qui l’assenza dei tifosi pesa più che nelle altre piazze. Con l’Atalanta sarà dura ma ci faremo trovare pronti”
Pietro Terracciano, portiere della Fiorentina, ha parlato ai canali social ufficiali del club. Queste le sue parole:
Sarà una gara difficile e importante. Affrontiamo un avversario che da tre anni attraversa un ottimo periodo. Ci faremo trovare pronti perché ci servono punti a tutti i costi. Loro hanno il miglior attaccato del campionato ma noi metteremo in campo tutto quello che abbiamo per portare avanti il discorso ripreso con il mister. Iachini pretende molto dai suoi giocatori e tatticamente ti da molto, le partite le prepara molto bene. Sta toccando anche le corde motivazionali. Ha ripreso da dove aveva lasciato, conosceva già il gruppo. Dispiace dover lottare per la salvezza ma quando ti torvi li non puoi far a meno di lottare. Noi portieri siamo un gruppo molto affiatato, lavoriamo molto bene in un clima sereno che ci aiuta nelle prestazioni. L’assenza dei tifosi? Non aiuta, soprattutto per una squadra giovane come la nostra. L’assenza dei tifosi fiorentini pesa più che da altre parti. Ci manca il loro calore, ormai sembra quasi di essersi abituati. Speriamo tutto rientri nella normalità. Sto bene qui a Firenze e ho un bel rapporto con i tifosi. Giocatore preferito della Premier? Essendo portiere dico Allisson. Ruolo del portiere? Rispetto a quando ho innato si gioca più con i piedi e sito entra più nei discorsi tattica con la squadra. In ogni zona di campo va data un’opzione ai compagni. Solitudine del portiere? Senza di noi non si può giocare (ride n.d.r.). Effettivamente siamo meno coinvolti ma abbiamo tante responsabilità , il nostro è un ruolo determinante che a me ha sempre affascinato sin da piccolo. Il portiere più che matto deve essere lucido ed equilibrato. Idolo? Da piccolo Buffon, che gioca ancora, l’altro è Toldo di cui ho la maglia. Parata più difficile in carriera? Quella dell’anno scorso a Roma su Mkhitaryan, dal campo non si è forse neanche accorto che l’avevo toccata. Soprannomi? Ne ho tanti da Don Pietro al mister che mi chiama Piero. Con chi ho legato di più? Nello spogliatoio abbiamo un dia netto dove stiamo sempre io Castrovilli e Biraghi. Il più matto dello spogliatoio? Venuti è un bel personaggio. Sogno nel cassetto? L’ho già realizzato arrivando a Firenze”.
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