Alfonso Camorani, ex giocatore di Avellino, Fiorentina (stagione 2004-2005), Lecce, Salernitana, Ternana, Teramo e Campobasso, ha raccontato il suo passato sul campo al quotidiano La Città: "Ho giocato in tante squadre e le porto tutte nel cuore perchè hanno creduto nel sottoscritto e io le ho ripagate nel miglior modo possibile. In particolar modo, ho un bel ricordo del Campobasso perché, dopo la parentesi irpina dove non mi rinnovarono il contratto, approdai vincendo una Coppa Italia e arrivando ad un punto dalla prima in classifica. Questa esperienza è indelebile e resta nel cuore, giocavo davanti a 15.000 persone, una piazza importantissima. Ho giocato con grandi squadre ma quelle che mi hanno regalato particolari emozioni sono Salernitana e Lecce. Ho giocato con tantissimi campioni, persone e uomini che nel calcio di oggi, senza nulla togliere, se ne trovano difficilmente. Mi ha impressionato particolarmente Seedorf, aveva una grande forza fisica e quando aveva la palla nella gambe era difficile prenderlo, faceva cose semplici con una velocità assurda. Poi Kakà, Del Piero, Marchisio, Totti. Erano tempi diversi, anche nelle piccole squadre c’erano grandi campioni e non a caso Vucinic è arrivano alla vittoria del campionato con la Juventus. Forse io, nel calcio di oggi, sarei arrivato anche a giocare in Nazionale. Quale maglia pesa di più? Non voglio fare un torto a nessuno. Ovviamente la Salernitana, la maglia granata ha una storia particolare e la tifoseria è molto esigente. Poi Lecce e Fiorentina sono club importantissimi. Non saprei scegliere. Io gli ho dato tanto e loro mi hanno dato tantissimo. Salerno e Lecce sono 50 e 50".
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