Adli, crediti foto profilo Facebook ACF Fiorentina
Adli, crediti foto profilo Facebook ACF Fiorentina

Yacin Adli con il passare delle partite potrebbe prendersi molto presto il ruolo da titolare nel centrocampo viola.

L'analisi dell'edizione odierna del Corriere dello Sport:

Il regista classico è incarnato da Yacine Adli

Tornando all’analisi del nuovo centrocampo, sarà interessante capire quale tipo di impostazione intenda dare Palladino alla propria squadra. Forse il giocatore che, per attributi, assume maggiormente i connotati del regista classico è Yacine Adli. Se il tecnico ne farà il custode della mediana non è da escludere che al suo fianco giochi un compagno dai tratti distintivi opposti. Come può essere Edoardo Bove, che per quanto qualitativo fa della forza fisica e del recupero palla il suo marchio di fabbrica. O Amir Richardson, che abbina la stazza notevole ai tempi di gioco impeccabili. Oltretutto Adli non spicca per velocità, quindi dovrebbe essere accompagnato da un calciatore in grado di compensarne le mancanze

Se invece l’idea è di lanciare un tandem più esplosivo, la base di partenza può essere Bove-Richardson. Senza considerare che Danilo Cataldi, capace di fornire garanzie in entrambe le fasi, è già pronto per soddisfare le richieste del tecnico sia come costruttore del gioco che come mediano di inserimento. Ossia quanto ha dovuto fare alla sua prima apparizione da tesserato della Fiorentina col Monza, sfi da in occasione della quale il classe 1994 ex Lazio si è ritrovato a interpretare un ruolo “ibrido” e anche un po’ confuso. Meritandosi comunque una valutazione sufficiente

Adli
Yacine Adli presentazione Fiorentina (IG @acffiorentina)

A Bergamo potrebbero esserci delle novità?

Non è da escludere che almeno ad inizio campionato Palladino preferisca puntare sull’esperienza di chi c’era già, come Rolando Mandragora le cui caratteristiche di regista con la conclusione facile sono emerse soprattutto nella seconda metà della passata stagione. In questo caso l’allenatore potrebbe optare per un tandem tecnico assieme ad Adli, che brilli nelle geometrie e incrementi l’equilibrio dell’intera squadra. Il rischio è che i viola manifestino eventuali scompensi in fase di non possesso, specie contro le squadre notoriamente votate al possesso palla

Non resta che capire la naturale evoluzione dei piani tattici di Palladino, che dovrà fare i conti con la condizione più o meno ideale dei suoi uomini al rientro dagli impegni con le rispettive nazionali. In particolare Richardson e Bove. La sensazione è che il tecnico possa valutare la disposizione del proprio centrocampo in base ai connotati dell’avversario di turno, senza scegliere per forza una linea titolare. Ciò non toglie che una quadra dovrà essere trovata. Vedremo quale strada deciderà di percorrere la nuova Fiorentina, a partire dall’impegno di domenica a Bergamo contro l’Atalanta

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