AMRABAT, Un 2020 a due facce. Adesso è il momento di prendersi la Fiorentina
Il 2020 è stato un anno calcistico a due facce per Sofyan Amrabat. Una prima parte disputata ad altissimi livelli con il Verona di Ivan Juric, mentre una seconda parte, corrispondente ai suoi primi mesi da giocatore della Fiorentina, non all’altezza delle aspettative. Il centrocampista marocchino pagato proprio lo scorso gennaio 18 milioni più 2 di bonus legati ad un piazzamento in Europa dei viola, ha avuto sin da subito sulle proprie spalle il peso dell’acquisto più oneroso della gestione Commisso (che si è imputato personalmente per averlo), nonché uno dei più cari della storia del club gigliato. Ecco, probabilmente tutto ciò non ha favorito un suo inserimento nel progetto tecnico della Fiorentina.
Inoltre è importante sottolineare come lo stesso giocatore abbia visibilmente risentito della situazione instabile e difficile che si è vissuta in questo avvio di campionato a Firenze, con il cambio di allenatore dopo poche giornate e con una classifica che con il passare del tempo si è fatta sempre più pericolosa. Dall’arrivo però di Cesare Prandelli alla guida del club si è iniziato ad assistere ad una lenta ma costante risalita dal punto di vista delle prestazioni dell’ex centrocampista del Verona che è culminata con l’ottima prova messa in mostra in quel di Torino contro i bianconeri allenati da Pirlo.
Amrabat è tornato ad essere, come lo era un anno fa, il motore del centrocampo, fornendo performance sempre più importanti dal punto di vista non solo atletico ma anche e soprattutto tattico. La sua importanza nella fase di pressione alta messa in atto dalla Fiorentina contro la Juventus è stata lampante ed ha permesso a Borja Valero di poter palleggiare in mezzo al campo libero da troppi compiti di fatica. Certo il marocchino dovrà crescere dal punto di vista tecnico e soprattutto dovrà migliorare in zona gol, ma vedere i progressi che è riuscito a fare sul tramonto di questa prima parte di stagione non può che far ben sperare i tifosi viola. L’augurio, per restare in tema di festività, è che il 2021 possa essere per lui l’anno della definiva consacrazione anche a Firenze. Tanto del futuro degli uomini di Prandelli passerà infatti da una sua completa maturazione e da un suo definitivo ambientamento, in attesa di un rinforzo in regia che permetta a tutto il reparto di centrocampo di completarsi....
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