VLAHOVIC, Salvate il soldato Dusan
Il caso Vlahovic, cosa pensare?
Salvate il soldato Dusan.
Vlahovic rimane, Vlahovic non rimane, a breve rinnova… no. Non rinnova. La doccia fredda e la patata bollente nella stessa scarpa. Non ci siamo. La vicenda ha raggiunto contorni grotteschi, se non deliranti dal momento che sono uscite le cifre sulle quali si sta ballando. Vlahovic è giovane e ha dimostrato ottime cose questo è un dato certo. A seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Patron Commisso è un dato certo anche la professionalità del ragazzo.
Qual è il confine fra la professionalità e l'ingratitudine? Partiamo da un presupposto: do ut des, dare per ricevere, nel mondo del calcio nessuno fa nulla per nulla, almeno a questi livelli. Vlahovic fu prelevato dal Partizan Belgrado a suon di milioni fra cartellino ed ingaggio sotto la gestione Corvino del mercato viola. Lo ha recentemente sbandierato lo stesso ex dirigente in un'intervista, rievocando lo scetticismo di molti a causa dei costi e dello slot da extracomunitario occupato dal serbo. Allora aveva diciassette anni e su di lui c'era l'interesse del Borussia Dortmund, dell'Atalanta e altri club importanti sempre secondo le parole di Corvino. Così dalle prime presenze nel 2018 fino alla consacrazione che ad oggi é stata anche sinonimo di fortune per la società che ha investito su di lui. Lo abbiamo detto do ut des e siamo tutti soddisfatti.
La verità è che dopo l'esplosione della passata stagione le luci della ribalta si sono accese per Dusan. Da tutta Europa hanno iniziato a suonare le campane a festa per la scoperta di questo nuovo talento: da Madrid passando per Londra con atterraggio a Torino. Ma tutte queste luci e campane hanno posto dei dubbi al ragazzo che, consigliato dal suo entourage, ha dapprima esitato sulle proposte della società gigliata per poi decidersi ad un rifiuto che porterà alla naturale estinzione del contratto in essere. Inutile sottolineare la pesante mancata entrata nelle casse della società fiorentina la quale può solo sperare di trovare qualcuno abbastanza disperato da poter mettere una cifra tale da soddisfare tutte le parti senza aspettare d'averlo a zero.
Salvate il soldato Dusan.
Come è potuta accadere una cosa del genere? Vlahovic e Firenze erano un tutt'uno fino all'estate appena trascorsa. Potremmo parlare del potere dei giocatori e dei loro procuratori, delle società succubi di questi ultimi e degli allenatori a loro affiliati: Firenze conosce bene anche questa sfaccettatura dell'infinita questione. Non siamo qui per discutere questo. Qui vorremmo solo provare a capire (per quanto possibile) perchè Dusan abbia rifiutato il rinnovo propostogli, ponendosi in una situazione non facile e al limite critica.
Il serbo ha sempre avuto parole di affetto per la città e non ha mancato di baciare la maglia, ma probabilmente fa tutto parte della recita che il maggior numero di calciatori presenti sembrano esibire. Donnarumma, Messi sono solo alcuni dei nomi che hanno fatto tremare il cuore dei romantici che si ostinano a vedere il calcio come uno sport e non come un'azienda. Vero è che la carriera degli sportivi in generale è breve e ‘bisogna battere il ferro finchè è caldo’, ma Vlahovic ne ha una reale necessità? Si sottovaluta così tanto? Lui e il suo entourage vogliono monetizzare le cose buone fatte nella seconda metà della stagione scorsa perchè pensano possa essere una meteora che come è apparsa scomparirà? Probabilmente il ragazzo è stato travolto da qualcosa di più grande di lui e le persone che lo circondano alle quali si è rivolto lo hanno consigliato con ciò che ritenevano fosse meglio in quel momento.
Ad oggi il sogno che ritorni sui suoi passi rimane, anche se flebile, e in molti sperano che si possa ricredere per sposare definitivamente la causa ACF Fiorentina. Qualora questo non avvenisse e davvero non lasciasse in dote nulla alla squadra che tanto ha fatto per lui, le sensazioni di delusione e amarezza saranno fortissime. Non perchè si parla di contratti ma semplicemente perchè ogni società di calcio è prima di tutto uno stadio e una città. Dunque è una città quella che si ferisce e che si sente ferita.
Salvate il soldato Dusan.