Credevamo di poter tirare un sospiro di sollievo e finalmente brindare al nuovo stadio, ma ci sbagliavamo di grosso. O meglio, parliamo oramai di una cosa fatta. Il comune di Firenze ha dato la sua delibera alla vendita della zona Sud dell'area Mercafir, specificando che la messa in vendita dell'area sarà finalizzata alla costruzione di un nuovo stadio. Il problema torna ad essere, nuovamente, il prezzo. Sembra che Rocco Commisso e Dario Nardella non riescano proprio a mettersi d'accordo. Il tycoon italo-americano avrebbe stimato, con un semplice calcolo, che dato l'acquisto di 15 ettari di terreno per la costruzione del nuovo stadio, il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 6 milioni di euro. Di tutt'altro avviso sembra, invece, il comune di Firenze che ha fissato il prezzo complessivo intorno ai 12 e i 13 milioni di euro. Una cifra che rimane comunque inferiore a quella valutata, sempre da Palazzo Vecchio, nel 2015 e che si attestava sui 19 milioni. La situazione si complica nuovamente dopo che ieri, a seguito dell'ennesimo battibecco tra i due a mezzo stampa, sembrava essersi pacificata. Il patron viola, sulle pagine di Repubblica aveva tirato fuori tutta la sua indole da business man d'oltreoceano, invitando il primo cittadino a non temporeggiare inutilmente. Perché si sa che certi affari, se tirati troppo per lunghe, rischiano di far perdere solo soldi ed energie, evidenziando che la delibera sarebbe già dovuta arrivare lo scorso settembre. A tali affermazioni, Nardella ha risposto ai microfoni di Lady Radio, affermando di essere stato l'unico, in cinque anni da sindaco, a volere lo stadio e annunciando il bando per Gennaio 2020. La questione riguardante il prezzo porta ad una nuova battuta di arresto, ma Commisso ha tutte le carte in regola per riuscire a spuntarla. Innanzitutto, parliamo di un progetto che se realizzato sarà molto redditizio non solo per Commisso ma per la città nel suo complesso ed espanderà l'offerta lavorativa, nel suo piccolo. Una struttura che ospiterà migliaia di persone, centri commerciali, parcheggi e ristoranti. Si parla di profitti notevoli. Insomma, mettere i bastoni tra le ruote ad un simile progetto potrebbe rivelarsi controproducente per il comune. In secondo luogo, Commisso ha coagulato un consenso enorme nella società fiorentina, che si tratti di Firenze comune o dei comuni dell'hinterland. E' riuscito a mettere da parte l'immagine, che di lui si poteva avere di primo acchito, di uomo d'affari rampante venuto da oltreoceano, entrando subito nel cuore dei tifosi e dei piccoli club dilettantistici del territorio. Lo dimostra il suo incontro con Tommaso Zepponi, presidente del Grassina calcio, avvenuto questo Giovedì a Bagno a Ripoli, in occasione della presentazione del nuovo centro sportivo. Palazzo Vecchio giocherebbe  un gioco a somma negativa ostacolando Commisso. Manderebbe in fumo dei profitti non solo per la società ma anche per la provincia, dissolverebbe migliaia di posti di lavoro e attirerebbe su di sé le ire dei territori, dei tifosi e della società civile tutta. Poche storie, se la dialettica dovesse trasformarsi in scontro, sarebbe Commisso ad uscirne trionfante. Questo stadio s'ha da fare e al più presto!
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