Fiorentina, le pagelle di fine anno: ecco i top e i flop
Ecco le pagelle di fine stagione dove Vine preso in considerazione l’inizio della season in corso e non solo
Queste le pagelle di fine anno per quanto riguarda i calciatori della Fiorentina
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Terracciano 7 - Cosa dire di Pietro? Un fenomeno di impegno e umiltà. Partito come secondo portiere e capace di scalzare Dragowski prima, Gollini poi e ora anche il neo arrivato Christensen. uno che lavora in silenzio, ma che fa rumore senza parlare.
Christensen 6,5 - Non un’accoglienza delle migliori, arrivato a Firenze come sconosciuto. Il popolo viola assolutamente scettico del portiere danese. Un avvio quasi da incubo con quell’uscita che fece parlare molto di lui “Male”. Poi un crescendo straordinario con qualche prestazione di livello adornata da qualche paratone.
Kayode 7 - Il golden boy viola messo in campo per necessità alla prima contro il Genoa si presenta con una giocata di tacco che fa balzare tutti dal divano. Poi a destra altre prestazioni alla Cafù. Subito protagonista ma sopratutto maturo. Si fa male e si vede, torna in campo e si vede. La Fiorentina ha trovato il terzino destro del futuro viola e della nazionale italiana.
Dodo 6 - Un giocatore sicuramente di spessore, ma non un avvio di campionato dei migliori. In calo rispetto la chiusura dello scorso anno. Cerca la forma top. Firenze e tutta la squadra lo aspettano a braccia aperte per ridargli i panni del capotreno della ferrovia erbosa destra del Franchi.
Biraghi 6 - Criticato spesso nelle stagione precedenti, quest’anno però in sordina, ha dimostrato crescita caratteriale e di intraprendenza. Deve lavorare e non poco sulla fase difensiva dove spesso concede molto, ma in fase di spinta tutto sommato ci siamo. Bravo anche a non subire la pressione di Parisi.
Parisi 6,5 - A parer mio uno che potrebbe tranquillamente giocare titolare, degno di falcata, corsa e dribbling, quando è stato chiamato in causa ha fatto davvero bene, anche adattandosi nella fascia non di sua competenza per esigenze di squadra. Italiano non lo sta schierando titolare nelle ultime uscite però.
Milenkovic 7 - Un uomo Fedele. Uno su cui si può sempre contare; su di lui qualche sbavatura ma rimane comunque il perno centrale della difesa viola.
Mina S.V Si vede che ha spicco internazionale e portamento da grande difensore. Forse ancora non al meglio della condizione; ormai Italiano lo impiega come saldatore per inferrare il risultato.
Quarta 7 - Prima un titolatissimo viola, poi un panchinaro, poi dato per disperso ora vero e proprio gladiatore della difesa, il giocatore che sta dimostrando più solidità e garra tra i suoi compagni. Per non parlare delle sue falcate in avanti che lo trasformano in bomber puro; o quando veste i panni da quarterback e comincia a sventagliare il campo. Trasformatore.
Ranieri 7 -Secondo anno di livello. Quando c’è da giocare sporco, Italiano mette lui. Un difensore italiano vecchio stampo, che non guarda allo stile ma va alla sostanza.
Bonaventura 7,5 - Un anno da coronare per Jack. Basta ricordare uno cosa sola: Nazionale. Capace con le sue giocate di tenere in vita la Fiorentina in diversi match e capace di riprendersi la maglia azzurra con gol all’esordio. Il solito mago di centrocampo; il giocatore più tecnico dei viola
Castrovilli S.V. Firenze ti aspetta.
Duncan 6,5 - Rispetto lo scorso anno una crescita esponenziale da paura. Diventato titolatissimo, è stato capace di togliere il imposto a Mandragora e a garantire più equilibrio e filtro in mezzo al campo.
Arthur 8 - Lasciato partire Amrabat, sono iniziati i primi mugugni; poi l’arrivo a Firenze del brasiliano e il curriculum lo presenta da solo. Lui ha la smania di presentarsi davanti ai propri tifosi con padronanza, eleganza, aggressività e giocate che lo rendono il play che Italiano aveva bisogno per fare il salto di qualità e il salto si vede è come.
Mandragora 5 - Non un avvio di stagione top. Forse non se lo aspettava nemmeno lui; Duncan gli ha tolto il post e lui la concorrenza non la sopporta molto bene. Può comunque dimostrare di essere ancora importante alla causa viola.
Maxime Lopez S.V. Preferisco non dare un voto che mettere 4 ad un calciatore che nel Sassuolo ha mostrato qualità immense; somiglia molto ai primi mesi di Amrabat a Firenze: spaesato e fuori ruolo.
Barak 6 - Una sufficienza che arriva grazie alla chiusura della scorsa stagione. L’avvio di questa però è da dimenticare. Sempre macchinoso e scontato nelle giocate. Serve una sveglia per non far rimpiangere ogni santa volta Bonaventura.
Infantino SV. Domanda: ma voi lo avete visto giocare?
Brekalo 5- Uno dei calciatori più tecnici della squadra. Ma manca quel guizzo vincente che Italiano cercava a destra. Non basta, serve più coraggio e fiducia nei propri mezzi. La giocata dentro di lui c’è ma non la mette quasi mai in pratica. Mai pericoloso nelle aree avversarie.
Ikonè 6 - Per carità non si giudica un calciatore da una giocata quindi l’errore contro il Monza non va preso in considerazione ma in quell’azione c’è tutto il concentrato del calciatore francese: dribbling, imprevedibilità, sprint, eleganza, solo il piede mancino e purtroppo l’inconcretezza. Se dovesse mai riuscire ad aggiustare quest’ultima cosa potrebbe tornare ad essere devastante come ai tempi del Lilla.
Sottil 7 - Un inizio stagione con qualche dubbio e mugugno dei tifosi; poi l’infortunio alla schiena. La lunga riabilitazione e il ritorno al campo. Poi qualche fischio ed infine esce fuori il talento di Ricki. In questo momento l’uomo in più per Italiano visto che ha finalmente ritrovato la fiducia, la voglia di mettersi in luce e il gol. Continua così.
Gonzalez 8 - L’idolo della squadra. Capace di cambiare le partite e sterzarle a proprio favore a suon di gol. Ha dimostrato anche di non saper percepire la forza di gravità rimanendo spesso sospeso da terra. L’iconografia della Fiorentina di questo avvio di stagione: bella e concreta.
Kouamè 6,5- Sempre sul piede di partenza, ma per i giornalisti. Sono anni che ha l’idea fissa di dimostrare a tutti che in questa rosa lui c’è e può dare tanto. Lo fa spesso. Fantastica anche la sua duttilità in avanti. Un calciatore che non può mancare in una rosa che lotta per diversi traguardi
Beltran 6,5 - Adattarsi al calcio italiano per un attaccante, sopratutto giovane non è mai facile. Adattarsi al caldo DI Italiano non è nemmeno facile (chiedere ai vari Pjatek, Cabral, Jovic…). Inizia in sordina, ma si vede che ha voglia di spaccare il mondo. Pressa tutti in campo, anche i giardinieri durante la fine del primo tempo. C’è la tecnica e la finalizzazione. Sta crescendo e quando sarà al top sicuramente andrà in doppia cifra.
Nzola 5 - Non spenderò molte parole per Mbala. Lasciando perdere che sia il pupillo del mister, ha avuto e avrà sempre la fiducia e lo spazio per esprimersi, ma che lo faccia come si deve. Per il momento troppo poco, e quel poco malissimo. Uno così non fa la differenza. C’è un però: da un mese si muove molto meglio e lavora per la squadra, in crescendo; e sono sicuro che da febbraio in poi ci farà divertire.
Italiano 8 - Mamma mia quante critiche, quasi tutte le domeniche: o si vince o si perde c’è qualcosa che non va. Lui invece va, spedito con la sua idea di calcio. In questo momento la Fiorentina lotta per la Champion e in 3 anni è passata dal salvarsi all’ultima di campionato al sognare la coppa dalle grandi orecchie. Basta critiche.