Giampaolo Pazzini storico ex attaccante della Serie A passato anche da Firenze, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport-Stadio, ecco le sue parole: “Sul ritiro? Ho voluto scegliere io quando dire basta, era il momento giusto per fermarsi e cristallizzare i miei gol. Ovviamente la pandemia con gli stadi vuoti e tutto il resto ha contribuito in questa scelta. Adesso mi sono iscritto al corso di direttore sportivo e a quello di allenatore. Voglio imparare per essere pronto al momento giusto. Vlahovic? Mi impressionò lo scorso anno quando giocò da titolare a Verona. I suoi movimenti rapidi e naturali mi fecero intuire che c’era qualità. In qualcosa forse ci somigliamo anche. Ad esempio nell’attacco al primo palo nel far salire la squadra. Si sta ritagliando uno spazio importante, non deve perdere mai né l’umiltà né la voglia di imparare. Kokorin? Potrà accendere Firenze, è un giocatore alla Cassano, non una prima punta ma un giocatore di movimento. Ha numeri importanti. L’occasione per lui è ghiotta. Sull’esperienza alla Fiorentina e in Champions League? Per me è stato il coronamento di un sogno che avevo sin da bambino. È stata un’emozione incredibile. Su Fiorentina-Inter? Sarà uno spartiacque, soprattutto per l’Inter che avrà un mese difficile e non potrà perdere altri punti. Da parte dei viola mi aspetto invece la prestazione giusta per tirarsi fuori dalle zone calde della classifica. Sulla maggior presenza di giovani nelle squadre? C’è sia un motivo legato alle difficoltà economiche del momento, sia una maggior fiducia in loro. In Europa sono più avanti, basti pensare ad Halland, l’Italia sta però recuperando terreno”.  
RASSEGNA STAMPA, I titoli dei quotidiani di oggi sulla Fiorentina
LA NAZIONE, “Arrivato il transfer per Kokorin, ma la miglior condizione del giocatore è lontana”

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