Nicolò Zaniolo
Nicolò Zaniolo

Alberto Polverosi, giornalista del Corriere dello Sport-Stadio, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio per affrontare alcuni argomenti relativi alla Fiorentina.

La "ripartenza" dal centrocampo
 

Mi era parso di capire che dal mercato la Fiorentina sarebbe cambiata tanto per modo di stare in campo. Per come è dotato ora l’organico, non si può non partire da tre centrocampisti, in rosa ce ne sono 7. La soluzione potrebbe anche essere quella di far giocare Fagioli dietro due punte… ma attenzione, da trequartista, non da seconda punta. Fagioli non deve rincorrere la palla, deve giocarla. Ci sono poi Ndour e Folorunsho, due mezzali che sanno entrare inserirsi. Ci sono almeno tre scelte in regia.

Folorunsho, crediti foto profilo Facebook ACF Fiorentina
Folorunsho, crediti foto profilo Facebook ACF Fiorentina

Il punto sull'impiego di alcuni giocatori

Perché Zaniolo centravanti? È stato il primo a dire di non esserlo. La cosa migliore l’ha fatta partendo da destra e accentrandosi sul sinistro. Se manca Kean, deve giocare Beltran da centravanti, è difficile da spiegare così come tante altre cose viste contro il Como. Mi chiedo su che basi sia stato fatto il mercato. Palladino si è accorto che con ali come Sottil e Ikone, mancato Bove, la squadra aveva dei problemi. Poi però non sfrutti quanto fatto? La Fiorentina ha alternato partite spettacolare e con una chiara identità a gare da non squadra, è molto difficile commentare le vicende viola. Troppi alti e bassi troppo bassi da poterci credere, un percorso davvero poco lineare. Gudmundsson è uno dei misteri del calcio italiano, è passato da calciatore che cambia una squadra a giocatore ininfluente. Difficile capire cos'abbia e la chiarezza non è un tratto che contraddistingue la Fiorentina, non parte mai titolare e quando entra sembra che faccia un piacere.

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