Lunga intervista sulle pagine de La Gazzetta dello Sport Giancarlo Antognoni, da qualche giorno  ufficialmente fuori dalla Fiorentina dopo il divorzio non senza polemiche. Ecco le parole rilasciate alla rosea dall'Unico 10: "Pensavo che Rocco Commisso mi avrebbe contattato per spiegarmi il perché di questo divorzio e invece se n’è lavato le mani. Barone mi ha detto che è stato Commisso a decidere tutto. Non pensate che avrei meritato una spiegazione da parte del Presidente? Non pensate che avrei meritato un po’ di rispetto? Lui ha più soldi di me. Ma avere più soldi non giustifica certi comportamenti. Alcuni giorni fa Burdisso ha detto che lui oltre alla prima squadra si sarebbe occupato anche di trovare giovani di valore: e allora quale sarebbe stato il mio ruolo con i giovani? Perché non hanno voluto sfruttare le mie competenze e le mie conoscenze? Non credo di essere il primo responsabile dei due anni disastrosi della gestione Commisso. Le scelte le hanno fatto Barone e Pradè. Io non ho avuto voce in capitolo mai. Sono deluso in particolare da Pradè che ho accompagnato nel suo primo approccio con Commisso. Gli ho fatto da ambasciatore. Bella riconoscenza. Un messaggio a Commisso? Quando è arrivato a Firenze l’ho accompagnato a Coverciano, ci siamo commossi al Museo nel vedere le maglie e le immagini della mia Italia Campione del Mondo. Io gli ho aperto le porte del mio mondo e Rocco mi ha ripagato nel modo peggiore".
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