Il domino delle panchine di Serie A, avviato anche dall’arrivo di Gattuso a Firenze, sta volgendo al termine. Dal ritorno di Allegri alla Juventus all’approdo di Spalletti e Simone Inzaghi rispettivamente al Napoli e all’Inter, sono tante le società del campionato italiano che hanno deciso di cambiare guida tecnica. Chiuso il capitolo allenatori ci si tufferà poi a capo fitto nel mercato che riguarda più da vicino i calciatori. In tal senso, in casa Fiorentina, sembra che per la prima volta sotto la gestione Commisso le idee siano chiare. L’arrivo di Gattuso infatti, oltre ad essere sinonimo di progettualità e a dare sicurezza dal punto di vista della guida tecnica, comporterà inevitabilmente una rifondazione parziale dell’organico attuale. La rosa della Fiorentina è infatti strutturata per giocare con la difesa a tre e dovrà essere rivista soprattuto in difesa e in attacco per via delle differenti esigenze tattiche richieste da Rino. L’ex tecnico di Napoli e Milan nelle sue due ultime esperienze ha infatti sempre avuto due punti cardine, la difesa a quattro e l’attacco a tre. Per quanto riguarda la retroguardia i viola sapevano già da tempo di dover riprogettare il reparto, visto l’avvicinarsi delle scadenze contrattuali di Milenkovic e Pezzella, ed in tal senso ci si era porti avanti con il lavoro acquisendo un giovane come M. Quarta. Oltre all’ex River serviranno però altri elementi e da non scartare c’è sia il nome per la zona dei centrali di Maksimovic, sia quello per il reparto dei terzini di Hysaj (entrambi prendibili a parametro zero e già allenti da Gattuso a Napoli).  Passando adesso all’attacco e lasciando da parte il tema centrocampo, che tra l’altro è uno dei reparti numericamente e qualitativamente meglio forniti, (nonostante l’assenza di un regista puro) c’è da sottolineare come sia quasi scontata la permanenza di Vlahovic, il cui costo tra l’altro in tempi di Covid sembra difficilmente accessibile soprattutto in italia. Le lacune principali per quanto riguarda il fronte offensivo dei viola riguardano infatti  gli esterni dove al momento ci sono, di ruolo, i soli Ribery e Callejon. Ora, detto della possibile rivalutazione dello spagnolo, e della probabile permanenza a Firenze del francese, il cui contratto scadrebbe questo 30 di giugno, delle alternative, o per meglio dire, dei co-titolari, vanno assolutamente presi. Di nomi da qui alla fine del mercato se ne faranno svariati, l’unica certezza è che sulle fasce la Fiorentina dovrà riuscire ad alzare il livello puntando su giocatori di qualità e bravi nell’uno contro uno, solo così permetterà a Gattuso di riproporre il gioco propositivo ammirato a Napoli….
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