Così, dopo quattro partite e più di trenta giorni, la Fiorentina di Montella torna al successo e finalmente lo fa davanti agli occhi pieni di gioia di Rocco Commisso"pensavo di farlo prima" - ha ammesso il tycon Viola ai microfoni di Radio24 - "ma va bene lo stesso perché eravamo tutti presenti, compresa la mia famiglia". E chi non lo pensava presidente? Una vittoria che mancava ormai dalla trasferta contro il Sassuolo datata 30 ottobre, una vittoria agognata che assume tuttavia una dimensione decisamente più moderata in quanto arrivata contro un avversario di categoria inferiore. Il Cittadella è una buonissima squadra, ma per la Serie B, niente a che vedere con il target Viola...e con i suoi obiettivi. Oltre al "tabù Commisso", la nota di merito arriva comunque dalla maturità con la quale la Fiorentina ha affrontato la gara: in 10 uomini per più di 45 minuti causa l'espulsione ingenua del giovane Venuti. Note di merito anche per un Ghezzal versione funambolo ed un ritrovato Benassi che, sebbene autore della doppietta vincente, si fa specchio del vero limite strutturale di questo organico, ovvero il potenziale di realizzazione del parco attaccanti. Si parla di assenza di gioco e la critica è senza dubbio fondata, ma il vero dramma è proprio la parola chiave di questo sport: il gol. Questa Fiorentina fatica ad incidere, soprattutto in assenza di Ribery. Se a tutto ciò aggiungiamo una forma psico-fisica non ottimale di Chiesa, ecco allora che il risultato è servito: 18 reti all'attivo in 14 gare di campionato, 6 delle quali da spartire equamente contro Napoli e Milan. Ecco che con il francese ai box, la paura di scivolare nuovamente si concretizza guardando un calendario che cita Torino, Inter e Roma."Ribery sta bene e spera di recuperare per domenica" - ha rivelato Commisso, che è sembrato comunque molto più fiducioso sul rientro di Chiesa. Di ieri l'incontro con il padre Enrico per parlare del futuro del numero 25 in maglia Viola, un incontro che sembrerebbe essersi chiuso con il sorriso sulla bocca. Altra nota positiva, in un periodo che di positivo purtroppo vede ben poco, una risata sul volto di Rocco riesce a rincuorare sempre tutti. Ecco perché nessun amante del calcio credo possa gioire all'immagine di quel volto perso nel vuoto della tribuna autorità al termine della sconfitta contro il Lecce. Ora serve una svolta, ma non basterà un sorriso...magari, intanto, un auspicio: Commisso sta pensando ad un ritorno di Ibrahimovic? "No, no. Ci sono già io di vecchio qua. Ovviamente scherzo...". Oppure no, chissà, Arlecchino in fondo si confessò burlando.
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