Oltre che primaverile, a Firenze si respira finalmente aria di tranquillità. La serenità sembra regnare sovrana, ma non si commetta l'errore di rilassarsi più del dovuto. In una sorta di mea culpa Rocco Commisso ringrazia pubblicamente Iachini per il lavoro svolto: e se fosse rimasto dopo la trasferta di Parma? A Cagliari si va per ottenere quantomeno un pareggio: pericolo biscotto dietro l'angolo.
Sperando non vada di traverso a qualcuno. E' questo che la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori si aspetta possa accadere in terra sarda mercoledì pomeriggio. Un bel cantuccio fragrante da "pucciare" in un bel bicchierone di mirto. Una sorta di gentlemen's agreement: io non ti faccio male, tu vacci piano. Osservando, tuttavia, gli ultimi clamorosi trascorsi della società rossoblù, frutto della cura rigenerativa del fiorentino Leonardo Semplici, e quanto sia affamato Dusan Vlahovic lì davanti, nulla sarà dato per scontato. Motivo per cui si ponga un grande bando a qualsivoglia risultato "cuscinetto": ognuno pensi per sé. Ne vale lo spirito sportivo, di competizione e lo spettacolo in generale. E da due società che nelle ultime cinque partite hanno segnato complessivamente 21 reti cosa vuoi che arrivi se non puro calcio champagne? Vlahovic e Ribery si trovano egregiamente di recente. Joao Pedro è considerato al pari di Mosè dai compagni. Se poi torna a segnare anche il p-avoloso Pavoletti è dura per tutti. Insomma, comunque vada a finire, l'importante è che i viola non ne escano malconci dal terreno di gioco. Ma nemmeno che si crogiolino troppo sugli allori. Obiettivo numero uno: restare sul pezzo. E' per questo che Commisso è rimasto a Firenze. E' per questo che Commisso ha saltato il suo primo anniversario di nozze lontano dalla moglie. E' per questo che Commisso gira a spasso per il Centro Sportivo con Nikola Milenkovic sotto l'ala protettrice e sotto i riflettori social ufficiali della società. Ed è per questo che Commisso ha ringraziato pubblicamente Beppe Iachini nell'immediato postpartita di Fiorentina-Lazio. Sa bene che con il ritorno dell'ascolano, non poteva che cadere sul morbido. E lì davanti ai microfoni, tessendo le lodi per il suo condottiero, ci immaginiamo abbia anche potuto pensare a cosa sarebbe potuto accadere se non avessero esonerato nessuno a novembre. Se Iachini fosse rimasto anche dopo la trasferta di Parma (nonostante avesse lasciato Vlahovic in panchina per tutta la partita, ma è un mero dettaglio). D'altronde, con i se e con i ma non si è mai fatta la storia. Una cosa è certa. Se a Cagliari le cose dovessero andare per il verso giusto, il presidente viola aggiornerà i tifosi sul da farsi in casa gigliata. Lo ha preannunciato sabato scorso. E se riconfermasse Iachini? Why not? Il patron americano ci ha abituato ai colpi di scena negli ultimi anni, perciò mai dire mai. Anche perché Ivan Juric pare sia vicino al Torino e Gennaro Gattuso ha ancora una Champions League da raggiungere con i partenopei prima di potere entrare nel vivo di qualsivoglia trattativa. Per De Zerbi suonano le sirene ucraine, perciò, chi resta?
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