Il noto giornalista ed editorialista Benedetto Ferrara è intervenuto nel pomeriggio ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport ai quali ha commentato il difficile momento che sta vivendo la Fiorentina di Raffaele Palladino soffermandosi in particolare oltre che su alcuni singoli proprio sul tecnico. Di seguito il suo pensiero.
Messi in mostra limiti contro il Como
Pongracic ha spiegato bene la situazione: se la squadra deve difendersi per poi ripartire con Kean riesce a farlo. Dispiace perdere così dopo il mercato che è stato fatto. E' lampante che manchino idea e personalità. Invece di mettere un centrocampo a tre metti Fagioli sulla trequarti e così lo annulli. Zaniolo ha provato a giocare come avrebbe fatto Kean. Il Como ha delle idee e sembrava una grande squadra, ma sulla carta la Fiorentina è più forte. Dopo la vittoria sull'Inter al Franchi ti presenti a Milano pensando che là siano stupidi. Va bene premiare alcuni dei singoli, ma non tutti. Se decidi di giocare in quel modo col Como metti in mostra i tuoi limiti
Non c'è compattezza tra società e Palladino
Contro le grandi squadre hai più spazi e ti ritrovi a saltare spesso il centrocampo. Se giochi contro un Venezia invece non avrai gli stessi spazi. Se non hai idee vai poco lontano. Dal mercato sono arrivati un sacco di centrocampisti e metti le mezz'ali a fare gli esterni. In questo modo i terzini vengono ostacolati. Questo da un'idea di confusione. La squadra è frustrata e dalle parole di Pradè lo è anche la società. La Fiorentina non ha perso per via dell'assenza di Kean. Tra la società e Palladino non credo ci sia compattezza. Montella fu una scelta simile, quello fu un miracolo. Con i tecnici giovani c'è intesa, così come era con Italiano fino al momento della cessione di Vlahovic. La costruzione di questo gruppo è stata complessa, a partire dalla gestione di Biraghi. Lo spogliatoio è unito perché ci sono giocatori intelligenti come De Gea e Gosens