Calamai: "Troppo importante per la Fiorentina andare avanti in Conference"
Nel proprio editoriale per Il Brivido Sportivo, il giornalista Luca Calamai si è soffermato soprattutto sulla necessità del ritorno al gol degli attaccanti della Fiorentina nella decisiva sfida di domani contro il Viktoria Plzen in Conference League
Nel proprio editoriale per Il Brivido Sportivo, il giornalista Luca Calamai si è soffermato soprattutto sulla necessità del ritorno al gol degli attaccanti della Fiorentina nella decisiva sfida di domani contro il Viktoria Plzen in Conference League.
Le sue parole
Questa volta non si possono commettere errori, stavolta servono i gol. Il ritorno dei quarti di Conference League è un bivio senza appello. Il copione della partita è di facile lettura, dopo il triste 0 a 0 dell’andata. La squadra ceca alzerà un’altra linea Maginot sapendo che un eventuale finale ai rigori sarebbe un epilogo gradito. È vero, nelle ultime gare sono state centrocampisti e difensori a scaraventare palloni in rete. Ma non si può andare avanti con questo ‘schema’, tra l’altro ben chiaro ai tecnici avversari. Ora serve che a fare la differenza sia chi deve scaraventare palloni in rete per professione. Vanno bene tutti, centravanti, trequartisti, attaccanti esterni. Basta abbattere una volta per tutte una maledizione che impedisce alla Fiorentina di valorizzare il calcio propositivo che propone da sempre. Come al solito Italiano farà le sue scelte a poche ore dal fischio d’inizio della sfida contro il Viktoria. Mai come stavolta cercherà fino all’ultimo momento l’ispirazione giusta
Andare avanti in Conference è fondamentale
Andare avanti in Conference è fondamentale. Tutti abbiamo voglia di tornare a vivere una finale europea, di vendicarci della beffarda sconfitta di Praga un anno fa, contro il West Ham. Le condizioni ci sono, ma intanto dobbiamo far fuori il Viktoria. Forza attaccanti, tornate a far gol. Nella passata stagione Cabral e Jovic, due bomber che nessuno rimpiange, furono i capocannonieri della Conference. Coraggio, non è un’impresa impossibile far meglio di loro