Secondo quanto scrive stamane La Repubblica di Firenze, la Fiorentina varerà dei cambiamenti a seconda della partita che si troverà a disputare, senza però stravolgere la rosa. È sì fondamentale chiamare in causa tutti i calciatori ma questo avvio ha messo in chiaro come Vincenzo Italiano non può prescindere da alcuni elementi.

l'indizio enorme è arrivato nel pareggio maturato contro il Ferencvaros che ha portato le buone sensazioni entrate in opera da Barak e Ikoné, entrambi a segno dopo essere tornati in gruppo, allo stesso tempo dimostra come la Fiorentina non sia ancora pronta per delle rotazioni massicce, frutto di una grossa differenza che al momento hanno le riserve dai titolari. 

Il reparto che al momento sembra destare meno preoccupazioni sembra quello difensivo, con Kayode e Parisi che si stanno dimostrando anche meglio dei titolari Dodò e Biraghi e con Quarta, Milenkovic e Ranieri che si stanno dimostrando tutti affidabili. 

A centrocampo la storia cambia: Duncan e Arthur sono i titolare e senza di loro la squadra va in difficoltà, con un Lopez ancora fuori dagli schemi e un Mandragora che non riesce a trovare la continuità dello scorso anno. 

Le vere certezze dei Viola però sono davanti e si chiamano Nico Gonzalez e Jack Bonaventura. al momento la Fiorentina con loro in campo ha un'altra faccia, un'altra marcia e un'altra pericolosità. Sottil e Brekalo non hanno trovato ancora la via del gol, mentre Kouame sembra incidere molto di più dalla panchina. 

Jack invece è come un buon vino che migliora con il passare dell’età, ma va fatto rifiatare e allora spazio a Barak, Infantino è ancora troppo giovane. Infine l’attacco, con le differenze tra Nzola e Beltran più nelle caratteristiche che nel valore. Entrambi hanno bisogno della miglior condizione per rendere, sperando che possano sbloccarsi il prima possibile. 

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Nzola, ora è chiamato alla continuità

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