Ex Viola, Bertoni: "Fiorentina, emulare l'impresa del Dortmund"
Le parole dell'ex calciatore della Fiorentina sulla partita di stasera
Intervistato alla Gazzetta dello Sport, Daniel Bertoni - ex calciatore della Fiorentina tra i 1980 e il 1984 - ha commentato l'avvicinamento al match di stasera contro il Viktoria Plzen e tracciato la strada per passare il turno e avvicinarsi all'obiettivo finale. Queste le parole di Bertoni:
Fiorentina-Viktoria Plzen: Daniel Bertoni si ispira al Borussia
Per la Fiorentina, l'esempio migliore e più recente arriva dalla Champions League ed è quello del Borussia Dortmund contro l'Atletico Madrid. I tedeschi si sono mossi sul fronte d'attacco talmente bene che hanno rotto gli schemi avversari […] Penso che al Franchi saranno ancora più chiusi di una settimana fare punteranno ad arrivare ai calci di rigore. L'importante per i viola sarà non subire gol perché risegnare sarebbe un problema enorme.
Fiorentina, contro il Viktoria sarà una gara da dentro o fuori
In un modo o nell’altro, oggi serve almeno un gol ed è la grande occasione di riscatto per l’attacco dellaFiorentina che segna col contagocce. Nella gara di ritorno dei quarti di finale di Conference League contro il Viktoria Plzen (diretta tv: ore 18:45 - Dazn, Sky Sport Calcio) bisognerà segnare e, magari, offrire uno spettacolo un po’ più divertente della gara in Repubblica Ceca he ha prodotto un malinconico (e rischioso) 0-0. Mister Italiano punta espressamente su Belotti, tolto dal campo dopo meno di un’ora contro il Genoa, proprio per arrivare più fresco oggi pomeriggio ed essere finalmente decisivo. Bisogna assolutamente sbloccarsi, superare quella sorta di maledizione che sembra colpire l’attacco viola (Italiano, scherzando, parla addirittura di “macumba”) e ristabilire le gerarchie perché la Fiorentina è superiore al Plzen, ma all’andata non lo ha dimostrato. Stasera, se vuole continuare a sognare l’Europa la Fiorentina deve mettere sul piatto le sue qualità. Oltre al “Gallo” Belotti, sarà decisiva la gara di González che con la sua classe è chiamato a trascinare la squadra e il pubblico gigliato, sempre appassionato e “affamato” di gioie calcistiche.