Pagelle F1, Atalanta 3-2 Fiorentina: Kean non basta, Ranieri colpevole sui tre gol

Le pagelle dei viola

Di seguito le pagelle della nostra redazione con i giudizi ai giocatori viola nella partita tra Atalanta e Fiorentina valida per la quarta giornata di Serie A 2024/2025. 

Kean il migliore, in difesa si salvano in pochi 

De Gea: 6 - Può fare poco su Retegui che colpisce da due passi mentre è un po' troppo fermo sui successivi due gol. Nel secondo tempo evita che il passivo sia più pesante con numerose parate ma il risultato ormai è abbastanza compromesso. Certo è che senza di lui staremmo parlando di un risultato ben peggiore. 

Martinez Quarta: 5.5 - Il solito vizio del gol con cui sblocca la gara ma anche i soliti errori in difesa. Si perde Bellanova in ripartenza e non è impeccabile in chiusura sul gol di Lookman.

Ranieri: 4.5 - Continua il momento no del difensore che da inizio stagione ha fin qui avuto poche gioie. Praticamente c'è il suo zampino in ognuno dei tre gol subiti. Sul primo si perde Retegui alle spalle, sul secondo De Ketelaere e fa poco per fermare il tiro di Lookman che porterà alla sconfitta. 

Dall'81' Pongracic: S.V.

Biraghi: 5.5 - Ha delle responsabilità come Ranieri anche lui sul gol di Retegui non chiudendo sul passaggio di Lookman. Per il resto quando le cose vanno meglio si limita un po' al compitino con qualche cross. Dal suo corner arriva la rete di Quarta. 

Dodò: 6 - Dimostra una buona intesa con Colpani e spinge molto sulla fascia. Cala molto nella ripresa. Da lui ci si aspetta di più. 

Bove: 6 - Sul primo gol della Dea è l'ultimo a poter ripiegare dietro ma viene beffato mentre è prezioso in occasione del secondo gol viola. 

Dal 74' Sottil: 5 - Ha una buona ripartenza a disposizione ma non la porta a buon fine. Non un buon impatto sulla gara. 

Cataldi: 6 - Non bene in occasione del terzo gol atalantino dove lascia troppo spazio a Lookman, ma in mezzo al campo viene cercato spesso e in generale tiene bene nell'arco della gara. 

Dal 74' Adli: 6 - Entra bene in partita ma probabilmente nel momento meno ideale, sbaglia poco. 

Mandragora: 6.5 - Sempre più utile ai compagni sotto porta, propizia entrambe le reti dei viola. Nel secondo tempo poi non si intende con Quarta e regala un'azione pericolosa a Bellanova che quest'ultimo spreca. 

Dal 62' Richardson: 5 - Prestazione poco convincente da parte del marocchino oggi che entra nervoso prendendo un giallo e rischiando qualcosa anche con interventi successivi. 

Gosens: 6.5 - Tra i migliori di oggi così come lo era stato all'esordio col Monza. Sua la conclusione murata da Carnesecchi che porta al gol di Quarta. Serve più volte Kean che per poco non firma la doppietta personale. Cala alla lunga come il resto dei compagni. 

Colpani: 6 - Inizia bene la partita nel nuovo modulo e rappresenta un chiaro pericolo per la difesa avversaria grazie ai suoi movimenti e all'intesa con Dodò. Non è chiaro perchè Palladino lo richiami in panchina senza fargli mai finire una partita. Meglio del solito oggi anche se c'è ancora da lavorarci. 

Dal 62' Ikonè: 5 - Il suo impatto sulla gara è abbastanza nullo se ci si aspettava incidesse in attacco. Perde un brutto pallone regalando un'opportunità all'Atalanta mentre quando l'opportunità capita a lui sbaglia la scelta finale. 

Kean: 7 - Quello che doveva fare l'attaccante viola lo fa e lo fa anche bene. Nel primo tempo è incontenibile, trova il gol e pochi minuti più tardi Carnesecchi deve ringraziare il palo che gli nega la doppietta. Si batte molto in campo dall'inizio alla fine con sponde e ripartenze. 

Palladino: 5 - Comincia la gara sorprendendo un po' con la scelta del 3-5-2 che alla fine è più un 3-5-1-1 e inizialmente il modulo gli da ragione perchè finalmente iniziano a vedersi azioni di calcio vero. Il problema come al solito arriva dal reparto arretrato dove dall'inizio della sosta non sembrano esserci stati progressi. Biraghi come terzo continua a convincere poco e questa sera probabilmente il tecnico sbaglia anche i cambi dal momento che aiutano più l'Atalanta che la Fiorentina. C'è ancora tanto da fare, poco tempo per farlo e una vittoria che ancora non arriva.