PRANDELLI: "Mi unisco al dolore per Vuturo. Saranno decisivi i 5 cambi. Commisso? Teniamocelo stretto..."
Cesare Prandelli è intervenuto nella consueta conferenza stampa prima della gara di campionato.
La prima dopo dieci anni. Fiorentina-Benevento in programma domani alle 12:30 è l'inizio della seconda esperienza in viola di Cesare Prandelli. Queste le parole di Prandelli nella conferenza stampa di presentazione della partita evidenziate da FiorentinaUno.com Un ricordo di Pietro Vuturo. "Abbiamo avuto la brutta notizia di Pietro che conoscevo, come conosco il fratello. Un abbraccio alla famiglia". Cosa vedere domani. "Voglia di vincere, di stare in partita. Una squadra unita e con idee quando si ha la palla. Anche i nazionali sono tornati bene. Quando c'è un avvicendamento in panchina è come se ci fosse un piccolo trauma. Il rapporto con Beppe era un rapporto vero". Il rientro dei Nazionali e l'impatto sul gruppo. "Si sono subito messi a disposizione. Ho trovato una grande partecipazione. In più la società è molto coesa. Ci sono tutti gli elementi per un progetto serio". Che ruolo per Erick Pulgar? "Pulgar è un giocatore che mi piace molto: ha geometrie, temperamento, è utilissimo nei calci piazzati. Adesso sto coinvolgendo tutti perché tutti mi servono. In questo momento preciso bisogna avere validi elementi nei 5 cambi. Tornando a Pulgar ho una considerazione ottima di lui". Cosa ritrovare della vecchia Fiorentina? "Sicuramente la mentalità. Voglio ricostruire una squadra che onori questa città e che esca sempre a testa alta da qualunque campo". Aveva sognato di tornare? "Nei sogni spesso mi ritrovavo con il mio fischietto viola. E mi è capitato spesso e l'ho preso come un sogno che si potesse realizzare". Le parole di Commisso e Barone. "Quando parla un Presidente bisogna ascoltarlo. Se ha detto certe cose è perché ha una cultura diversa. Lui ha detto spesso la parola bugia. Faccio un ragionamento da tifoso: teniamocelo stretto uno come Commisso". Ribery. "Ho fatto subito un confronto con lui e mi piace molto perché ha una voglia matta di vincere sempre. Non vorrei che fosse solo lui l'unico riferimento della nostra manovra per non sovraccaricarlo e per non fargli subire troppi falli. Da lui massima disponibilità". Un giudizio sugli Azzurri di Mancini. "Sta facendo un grande lavoro. La sua Nazionale è giovane, ricca di elementi interessanti, propone gioco. Il suo problema forse sarà fare le convocazioni e tenerne qualcuno a casa". Difesa a 4? "I cambiamenti vanno fatti con gradualità. Io non posso stravolgere i sistemi di gioco in 10 giorni. I cambiamenti saranno solo su sistemi di gioco e non sui numeri. L'importanza è l'interpretazione del ruolo. Con un Lirola, per esempio, si può giocare a tre o a quattro".
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