Raffaele Palladino, crediti foto profilo Facebook ACF Fiorentina
Raffaele Palladino, crediti foto profilo Facebook ACF Fiorentina

Di seguito, la terza e ultima parte dell'intervista rilasciata da Raffaele Palladino al Corriere Fiorentino. Tra i temi trattati, il rapporto con la dirigenza della Fiorentina e la crescita dei suoi calciatori, oltre ai ragionamenti in tema calciomercato: 

Raffaele Palladino racconta le sue difficoltà alla Fiorentina

Tante difficoltà, tanta crescita, tanto lavoro. Io vivo per la Fiorentina il 99% della mia giornata. Sapete che ce la metto tutta, col cuore, col corpo, con l’anima, per cercare di portare più risultati possibili, perché questo lavoro mi piace tantissimo. Ho conosciuto un altro sistema di gioco, oltre il 3-4-3, con il 4-2-3-1. Adesso abbiamo messo in piedi il 3-5-2, quindi ho fatto delle nuove esercitazioni e cambiato la gestione del gruppo. Tutte cose che a Monza non avevo vissuto. Per me questa stagione è una scuola fondamentale […] In questi mesi sono stato molto al Viola Park, ma la promessa è che cercherò di stare di più in città ora che mi sono trasferito in centro. In questa settimana dopo la Juventus non sono riuscito a girare per Firenze senza che qualcuno mi fermasse per offrimi la colazione, altri la cena, gente che voleva fare le foto per strada. Questo fa capire lo spirito del tifoso e quanto amore ci mette per questa maglia. Alcune delle critiche che ho ricevuto sono state giuste, d’altronde in alcuni momenti non abbiamo ottenuto risultati e il gioco faceva fatica ad arrivare. Cerco di prendere le critiche con leggerezza.

Viola Park
Viola Park

Il rapporto con il DS Pradè e i suoi momenti di rabbia

Ho grande stima e grande amicizia con la società a partire dal presidente Commisso. È ovvio che gli allenatori sono giudicati per i risultati. Ma ripeto non mi sono sentito tirato per le orecchie, se ci fosse stato qualcosa di più il direttore me ne avrebbe parlato […] Non mi piace quando vengono dette falsità, quando si parla male del gruppo e si dice che non è con l’allenatore. Tutte cose non vere. Questo mi ha dato fastidio.

Pradè, Ferrari, Commisso
Pradè, Ferrari, Commisso

Su Zaniolo, Colpani e l'esplosione di Comuzzo

Per Nicolò stravedo perché ha grande qualità. Ha avuto delle difficoltà in questi ultimi due anni ma qui ha trovato un ambiente che crede in lui. Riguardo ad Andrea le sue difficoltà sono state più di adattamento a al sistema di gioco. Non riusciva a rendere al massimo a livello tecnico ed è stato anche troppo generoso. Ma di questo gli va dato merito. Io soffro per tutti i giocatori e quando non rendono al 100% la sento come una sconfitta e me ne prendo la responsabilità […] Comuzzo? Mi sono sentito molto orgoglioso perché un ragazzo che veniva dalla Primavera e fa un campionato titolare in Serie A a grandissimi livelli e raggiunge anche la Nazionale se mi permettete per un allenatore è un motivo di grande orgoglio. Sono felice sia rimasto. Riguardo alla valutazione credo che a volte i valori dei giocatori vengono troppo esaltati facendo del male ai ragazzi. Comuzzo però credo che abbia un grandissimo futuro e la sua valutazione potrebbe anche crescere.

Ancora Palladino: "Ho con me un gruppo di uomini veri! Kean? Un mio pallino, vedo in lui..."
Samardzic: "Io titolare con la Fiorentina? Spero che Gasperini abbia visto..."

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