Il bordocampista di DAZN Tommaso Turci ha raccontato a Goal.com alcuni retroscena sull’ingresso di Patrick Cutrone contro il Milan ma non solo: “A Firenze la temperatura si è decisamente abbassata, il prato del Franchi trasuda umidità, le scarpe a bordocampo si bagnano velocemente. Durante l’intervallo Cutrone continua a togliersi strati di tuta, uno alla volta con frequenza costante. Si riscalda in solitudine nella sua metà campo, ma contro il Milan è soprattutto una preparazione mentale. Lo si legge dal labiale quando parla da solo: non è una gara come le altre. Patrick era pronto ad entrare già nel primo tempo, figuriamoci quando Beppe gli dice “Bomber, ci sei?”. Iachini non gli aveva nemmeno rivolto uno sguardo, ma lui si era già svestito: via il giaccone e i pantaloni lunghi e sù i parastinchi come fossero un’armatura. Se segno non esulto, pensa Patrick, il Milan non sarà mai un avversario. “Ti prego, fammelo calciare!” Dice a Pulgar quando si prende il rigore con astuzia. E “Se non la mettevi, m’incazzavo!” scherza ancora col cileno dopo il goal del pareggio. Cutrone è un power bank, un filo conduttore sempre presente, l’elettricità gli scorre dentro.  
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