Un nuovo intoppo. Sorpresa, sorpresa: si scopre che nel terreno a Bagno a Ripoli ci sono rifiuti. La Procura indaga, Commisso rimugina. Guai rallentare ulteriormente il cammino di Rocco verso centro sportivo e stadio. Intanto il Comune di Firenze rilancia il restauro del Franchi ma rimangono diverse incertezze. A cominciare dai tempi. L'opzione Campi Nou è viva e vegeta ma le incognite ci sono anche in questo caso.

Memorie dal sottosuolo. È da sempre un punto fermo di Rocco Commisso. Le infrastrutture servono a incrementare il fatturato. Un fattore determinante per crescere a livello italiano ed europeo e, come spesso ha rimarcato per rilanciare l'intera Serie A verso le posizioni che le spettano nel calcio mondiale. In tal senso Commisso propose anche di aprire uno sportello della Lega a New York. Mai come nessun altro nella storia recente della Fiorentina si sta spendendo per realizzare stadio e centro sportivo. Il sentiero verso lo sviluppo però subisce interruzioni e fratture continue. Ultimo in ordine di tempo l'inquinamento del terreno di Bagno a Ripoli. La Procura di Firenze ha aperto un'inchiesta contro ignoti – nessun indagato al momento nella Fiorentina – per gestione non autorizzata di rifiuti. Nell'area dove sorgerà il centro sportivo ARPAT ha eseguito dei carotaggi circa mese fa. Ancora un ostacolo, quasi una beffa per Commisso, dopo le variazioni imposte dalla Soprintendenza di Pessina, diventato ormai una presenza perturbante per Rocco e tifosi. Caro vecchio Franchi. Dopo il naufragio dell'opzione Mercafir, gentilmente declinata dal nuovo presidente viola, il Comune di Firenze rilancia il restauro dell'impianto di viale Fanti. Il restyling non ha mai convinto Commisso per il ristrettissimo margine di manovra (ben poco può fare l'emendamento scaccia-Pessina) ma il pacchetto proposto dall'amministrazione potrebbe risultare allettante. Restauro, strutture commerciali, parcheggi, trasporti alternativi come la tranvia per ingolosire il tycoon. Restano ancora però svariate incognite sui tempi. La Fiorentina lavora, costantemente ma sotto traccia, per lo stadio a Campi Bisenzio. Anche in questo caso la strada verso l'obiettivo sembra le Forche Caudine più che una highway a stelle e strisce. Comitati del No e Toscana Aeroporti, da sempre l'un contro l'altro armati, potrebbero ritrovarsi uniti. Il nuovo stadio disturba la nuova pista, il nuovo stadio disturba l'ecosistema della Piana. Naldi di TA è dubbioso, i comitati sul piede di guerra e visto quanto fatto con l'aeroporto, bloccandolo, per ora, Rocco Commisso ha ben poco da stare allegro.
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