PEZZELLA: "Ribery per battere il Milan. Le voci di addio? Ecco perchè sono rimasto"
German Pezzella è il protagonista di una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Questo un estratto delle sue dichiarazioni.
Sulle voci di mercato: «Lo sa cosa mi ha spinto a restare? La voglia di cancellare le sofferenze dell’ultimo campionato. Non volevo abbinare il mio nome a un periodo triste per Firenze e i tifosi viola».
Sul gol alla Samp: «Lo dedico a mia moglie che sopporta, con infinita pazienza, i miei momenti di amarezza legati alle delusioni calcistiche; negli ultimi tempi non sono stati pochi»
Sul Milan: «Mi sorprende la classifica dei rossoneri. Come nel nostro caso non fotografa il valore della squadra. Il Milan è in difficoltà ma non è in crisi. Della formazione di Giampaolo mi piace Suso. Uno che fa la differenza. Uno che può inventarti in un attimo il colpo decisivo. E considero Romagnoli il miglior difensore italiano dopo Chiellini. Noi, però, dobbiamo andare a Milano per cercare di vincere e dobbiamo farlo restando fedeli al nostro stile».
Sullo stile viola: «Mettendo sul piatto la voglia di fare calcio divertendoci. Ho goduto in Fiorentina-Juve anche se non abbiamo vinto. I nostri tifosi hanno visto una squadra capace di imporre le proprie idee contro i pluricampioni d’Italia. E ho goduto anche in Fiorentina-Napoli. È inutile che vi ricordi perché abbiamo perso quella partita. La società non pretende di conquistare subito un posto in Europa ma vuole una squadra che sia capace di giocarsela alla pari contro chiunque. Per il momento l’obiettivo è centrato».
Su come battere il Milan: «Le magie di Ribery. Quando Franck è entrato nello spogliatoio ero un po’ titubante. Lui ha un albo d’oro da paura. Non sapevo, da capitano, come dovevo confrontarmi con un simile fuoriclasse. Invece fin dal primo giorno Ribery è stato uno di noi. Ci ha insegnato ad avere “fame”, a volersi migliorare sempre. Lui sa come si vincono partite come quelle contro il Milan. Ribery, tra l’altro, alza anche il livello di Chiesa. Con i suoi movimenti aiuta Federico a essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Mi piace Chiesa centravanti. Andrà in doppia cifra in questo campionato».
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