Questo quello che scrive la Gazzetta dello Sport su Nico Gonzalez e sulla sua importanza con la maglia dell'Argentina: "Leo Scaloni non ha proprio più voglia di staccargli gli occhi di dosso. È infarti ormai fuori discussione che, come per la Fiorentina, Nico Gonzalez sia diventato in questi mesi una pe dina imprescindibile anche per la sua Nazionale. Un jolly da far giostrare tanto a destra quanto a sinistra (mattonella dalla quale ieri è partito nel successo per 1-0 dell'Albiceleste sul Paraguay) che anche nelle serate con meno acut in serbo rie so comunque ad essere decisiPo: «Gli ho detto che deve essere più preciso» ha commentato il c dopo la vittoria al Monumental, dove Nico ha giocato 89 sfiorando un gol di testa e portando a termine quasi tutti i passaggi tentati. Quello che il nume ro 10 sta vivendo dopo quattro anni di attesa è nettamente il miglior momento con l'Argentina: mai infarti, da quando nel 2019 ha fatto l'esordio, era riuscito ad inanellare sei partite da titolare come quelle che dallo scorso marzo ad oggi ha giocato. Un segnale di riscatto prima di tutto per se stesso (dopo alcuni mesi difficili, compresi quelli a fine del 2022 che lo avevano costretto a saltare il Mondiale e che erano coincisi con una fase di frizione con la Fiorentina) ma anche per il popolo i gentino, che per il suo esterno a tutto campo prova ormai un affatto simile a quello manifestato dal commissario tecnico.
Per Scaloni in fatti Gonzalez è diventato in questi mesi più di un pupillo. Probabilmente sulla base di quanto riportato dai media argentini ad oggi è già lecito parlare del vero e proprio erede di Di Maria, visto che da marzo a oggi è stato l'attaccante che ha giocato più di ogni altro convocato nel reparto offensivo: dietro a Nico (461' in sei gare), seguono nello stesso lasso di tempo mostri sacri come Messi (306° in campo), Julian Alvarez (267), Lautaro Martinez (239), Di Maria (200) e Dybala (appena 23%).
Avranno apprezzato, pur con una smorfia di rammarico, anche gli altri due argentini della Fiorentina convocati in questa tornata di gare di qualificazione ai prossimi Mondiali: per Martinez Quarta e Beltran (ancora in attesa del debutto) contro il Paraguay non c'è stata gloria il primo è rimasto in panchina, il secondo è stato addirittura spedito in tribuna ma la sensazione è che presto Scaloni sia disposto a concedere anche a loro una chance".

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