Pagelle F1, Fiorentina-Spezia 1-1: la viola si scotta, brutta i(Nzola)zione; si salvano in pochi

Terracciano 5,5: Bravo in alcune uscite come quella che tiene in piedi la Fiorentina sul contropiede di Shomurodov; più volte però i suoi compagni gli chiamano l'uscita che non arriva ad esempio nel gol di Nzola.

Igor 5,5: Che peccato, su un foglio pulito pesa tantissimo la sbavatura da matita rossa in occasione del gol di Nzola. Un incomprensione con Terracciano che costa la decima consecutiva. Nei 90' minuti soffre tantissimo la fisicità dell'attaccante dello Spezia che svariando per tutto il fronte offensivo lo manda spesso fuori giri.

Quarta 6,5: A parer personale il migliore in campo assieme a Biraghi; non si fa saltare mai, imposta, dribbla e difende come come un veterano. Addirittura nel finale ci prova con un tiro da fuori ma è impreciso. Bravo a dare manforte a Igor che soffre il dissennato Nzola.

Biraghi 7: Bravo, anzi bravissimo nella riaggressione nella trequarti offensiva stile squadra di Guardiola; anticipo, dribbling e gol (dettato da molta fortuna), ma cosa si può chiedere di più? Poi il gol lo sfiora davvero, su punizione, ma Dragowski gli nega la gioia. Leale capitano.

Dodò 6,5: Ormai la sua corsa, i suoi anticipi, i suoi dribbling e i suoi sprint non stupiscono più, manca solo la ciliegina sulla torta: qualche assist vincente per i compagni. Bene anche in fase difensiva anche se lascia qualche spazio di troppo alle sue spalle, ma non è colpa sua ma dei compiti tattici.

Castrovilli 5: Gaetano è un pezzo pregiato della Fiorentina e oggi non l'ha dimostrato. Timido in diversi appoggi e pochi strappi alla sua maniera; non riesce nemmeno a vestire i panni da player. Prestazione da cancellare. Sost. da Barak S.V.

Mandragora 5: Capace spesso di dare equilibrio alla manovra, oggi no, visto che la squadra prendeva diverse imbarcate. Soffre la presenza quasi a uomo di Ekdal che gli oscura le linee di passaggio che ultimamente hanno esaltato le caratteristiche di Rolly. Sost. da Duncan 5: Entra e non si capisce bene se scivola o sbaglia il controllo che da allo Spezia la possibilità di portarsi a casa la partita; per sua fortuna Shomurodov se lo divora.

Bonaventura 6: Jack prova a strappare sulla trequarti, e diverse volte porta in superiorità numerica i suoi compagni in diverse situazioni di gioco; manca la stoccata vincente e sono mancate le sue imbucate.

Ikonè 5: Poco da dire sinceramente, sbaglia tanto, punta poco e non attacca gli spazi dove lui si sa esaltare. Jonny dove sei finito? Sost. da Gonzalez 6: Entra e la pimpantezza si vede da subito, si guadagna un paio di punizioni dal limite dove Biraghi sfiora il gol vittoria; bravo a duettare con Dodò sulla destra ma troppa pietà per gli avversari.

Sottil 5: Male, oggi ci si aspettava una partita di rivalsa e rivincita personale; il fuoco dentro si vede, Ricky ha voglia di sfondare il mondo ma sulla sua fascia non ci riesce, sbaglia sempre l'ultima scelta e non si costruisce mai lo spazio per calciare in porta. Sai fare di meglio. Sost. Da Brekalo 6: Italiano gli sussurra all'orecchio che oggi è il suo giorno, gli predice un gol che dopo qualche secondo dal suo ingresso per centimetri non si avvera; fermato solamente dal palo, ci prova ma lo Spezia ormai ha alzato la muraglia.

Cabral 6: Sufficienza piena, come al solito combatte e si mette al servizio della squadra, prende una traversa in rovesciata che fa sgolare anche il telecronista di Dazn. Poi però solo guerra e niente conquiste; si percepisce nelle gambe la quantità cospicua di minuti giocati nelle ultime settimane. Sost. da Jovic 5: Con un colpo sotto è passato dal paradiso all'inferno. Bravo nel movimento ma se vuole impensierire la titolarità di Cabral deve ritornare ad essere spietato. Tralasciando la stoccata finale, entra bene ma oggi non basta.

Italiano 6: Certo non è facile piazzare la decima e scrivere la storia e per poco non ci riesce; bene nei cambi con gli uomini che entrano dalla panchina capaci di essere vogliosi ma purtroppo non incisivi tipo Brekalo e Jovic. Questo pareggio però sa quasi di un ritorno alle origini, con la Fiorentina che crea tanto, troppo, ma non concretizza.