Finisce così con un risultato che dovrebbe raccontare la cronaca di una partita che avrebbe designato una netta supremazia di una squadra rispetto all'altra. La Juventus supera per 3-0 all'Allianz Stadium la Fiorentina. Ho usato il condizionale nel primo periodo perchè mi chiedo: è stato davvero così? Dicono che mai un risultato sia stato meno rappresentativo di ciò che sia accaduto in campo, dicono di una squadra, quella viola che nei primi 45' abbia impressionato, messo paura e persino rischiato per più di una volta di passare in vantaggio, dicono anche di undici giocatori compatti, solidi, uniti che nonostante il gol subito abbiano giocato senza timore. Dicono perché io credo di essere diventato orbo. Poi purtroppo dicono anche di due episodi, il primo discutibile, il secondo inesistente. Sì, perchè si può provare ad accettare il regolamento su quella palla finita sul polso di Pezzella, la cui colpa è quella di non riuscire ad amputarsi la parte finale di arto, ma non è assolutamente possibile digerire in nessuna maniera quel macigno che ci hanno costretto ad ingoiare e che resterà li fermo nell'esofago, durante l'azione che ha portato al raddoppio della Vecchia Signora. Perchè sanzionare con un calcio di rigore quell'intervento tra Bentancur e Ceccherini vuol dire condizionare una gara che fino a quel momento aveva un finale ancora tutto da scrivere. Peccato per quel doppio tacco fuori di poco che avrebbe permesso di assistere a qualcosa di diverso ma oggi nemmeno la sorte è stata favorevole ai ragazzi di Iachini. Va salvato lo spirito di sacrifico, le occasione create e bisogna dimenticare in fretta quello che è accaduto. E allora non resta che aggrapparci allo sfogo di un Presidente vero, passionale, di quelli che non se ne vedevano da anni in Viale Fanti. E' un fiume in piena Rocco Commisso, il numero uno viola non ci stà e si scaglia contro i torti subiti, lo fa ad alta voce, a microfoni accesi, davanti alle tv e alle radio nazionali, al termine della gara. Un 'disgusto' che fa eco persino nelle stanze bianconere e che di certo fa capire che la Fiorentina non accetterà più determinate decisioni. La sensazione è quella di aver intrapreso la strada giusta, con una proprietà che solo due giorni fa ha messo sul piatto 82 milioni di euro chiudendo la sessione invernale di mercato con un investimento senza precedenti. Nuove infrastrutture, costruzione, programmazione, giovani di talento, di certo il presente, quello odierno è un po' amaro, ma un futuro imminente molto più roseo tendente al viola si scorge già dalle parti di Ponte Vecchio. Alfredo Verni - Direttore  www.fiorentinauno.com    
NEDVED, “Queste polemiche fanno male al calcio”
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