Gabriele Moncini da Pistoia sfidava la Fiorentina già ai tempi dei Giovanissimi Nazionali. Nel 2011 era un testa a testa tra lui e il baby viola Gondo per il titolo di capocannoniere del girone, poi vinto dall'africano. Ora ritrova i gigliati, contro, con la maglia del Benevento. Lui che è stato una trottola in carriera, perché dal Prato andò alla Juventus nel 2011, poi il Cesena e da lì una lunga serie di prestiti. Ancora Prato, per ritrovarsi nel club di casa, poi lo prende la SPAL che lo presta al Cittadella e dallo scorso gennaio il Benevento. Che ci punta, che ci crede, ed è alla corte di Filippo Inzaghi che forse ha trovato la sua vera dimensione.

Casa Benevento "Vogliamo vincere a Firenze dopo un periodo difficile", ha detto l'attaccante tre giorni fa. Membro della vecchia guardia che ha portato su a suon di spallate e gol il Benevento, lo score è di una rete ogni cinque partite, ovvero 5 su 25. Non da nove di razza ma da uomo squadra, come è sempre stato. In carriera cerca ancora la prima realizzazione in A, dopo averci provato per 361 minuti totali tra SPAL, Benevento e Cesena. 24 reti su 74 partite in B, tra Romagna, Campania e Cittadella, il ritorno dal Sudamerica di Gianluca Lapadula potrebbe garantirgli un posto dal 1' o comunque minuti importanti viste le fatiche dell'altro mondo del peruviano. Per sfidare la Fiorentina, come ai tempi dei Giovanissimi Nazionali, come quando giocava nel Prato.

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